per il battuto: 100 g di grasso di copertura di maiale, sale, pepe, salvia, finocchietto, 1 limone. per il sugo: 1/2 cipolla rossa, 1/4 di cipolla dorata, 3 carote, 1 costa di sedano, 1 fetta spessa di guanciale stagionato, 300 g di costine di maiale, 300 g di salsiccia, 300 g di scannatura di maiale, 1,5 l di salsa, 3 cucchiai di Parmigiano Reggiano, vino bianco. per la polenta: 250 g di polenta, acqua, sale.
Facciamo una polenta con un condimento un pochettino “allecchito” e iniziamo preparando il necessario per il sugo. Per farne uno buono, checchesenedica, l’importante è la base, perciò iniziamo con del grasso di copertura di maiale, un pochino di sale grosso e di pepe, un nonnulla di salvia, un pochino di finocchietto, un pochettino di scorzetta di limone e facciamo un battuto. Puliamo e diamo una spezzettata agli odori: la cipolla rossa e quella dorata, le carote e un gambo di sedano sfilettato, e aggiungiamo un pochino di sale. In un tegame versiamo una dose generosa di olio, ci mettiamo dentro una dose sufficiente di battuto e appena sentiamo che la base sfrigola tuffiamo il soffrittino. Smucinatina propiziatoria, giratina massiccia di pepe e lasciamo andare sfumando con un goccetto di vino bianco. Prendiamo la “ciccia”, fresca e stagionata. Facciamo a tocchetti il guanciale e lo buttiamo nell’intruglio, appena vediamo che vetrifica aggiungiamo le spuntature, poi la salsiccia e infine i pezzetti di magro. Aggiustiamo di sale e pepe, diamo una rigirata e lasciamo andare. A questo punto prepariamo la polenta. Mettiamo dell’acqua in un altro tegame e ci versiamo dentro la farina tutta in una volta aggiungendo acqua a poco a poco mentre giriamo per non creare grumi. Man mano che il liquido viene assorbito ne aggiungiamo altro, poi teniamo la polenta sul fuoco basso per un’oretta. Torniamo all’intruglio di carni, mettiamo la passata di pomodoro e lasciamo tutto sul fuoco per un’ora. Appena il sugo e la polenta sono pronti impiattiamo. Grattugiamo qualche scaglietta di Parmigiano Reggiano sul fondo di un piatto, due cucchiaiate di sugo, poi la polenta, adagiamo la carne e infine sugo come se piovesse. Alla faccia di chi ci vuole male faremo un test: la salsiccia è deliziosa, come il magro e le costine. Squisita!
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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