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Malfatti alla verza

Malfatti alla verza

Rivisitazione di una tradizionale e invernale ricetta dei "giorni ordinari" di un tempo più o meno remoto, quando "le stagioni meteorologiche esercitavano condizionamenti e suggestioni nelle mense e l'umanità non si attendeva importazioni di beni da altre terre che non fossero le proprie".
(C.G.Valli)

Per i malfatti:
600 g di verza
300 g di prosciutto cotto
150 g di uova
150 g di Parmigiano Reggiano
150 g di ricotta
150 g di pangrattato
100 g di farina 00
100 g di burro chiarificato
50 g di cipolla bianca
40 g di prezzemolo
12 g di sale fino
2 g di pepe bianco

Per accompagnare:
salsa al pomodoretto fresco

Mondare la verza, dividerla in foglie e lessarle in acqua salata bollente. Una volta cotte, scolarle, mettendo da parte 12 foglie tenere e sminuzzando il resto. Tritare sottilmente le cipolle e brasarle nel burro, unendo il prosciutto tagliato al coltello. In una ciotola incorporare e amalgamare farina, pane, parmigiano, verza tritata, cipolle, sale e pepe. Aggiungere la ricotta passata al setaccio e, infine, le uova, ottenendo così un impasto morbido. Formare degli gnocchi di circa 6 cm di lunghezza e 2 cm di diametro, quindi avvolgerli stretti nelle foglie di verza precedentemente lessate. Cuocerli in abbondante acqua salata bollente. Disporre tre malfatti per piatto, servendo con della salsa pomodoretto fresco e dell’olio extravergine. Tradizionalmente i malfatti venivano serviti con una manciata di grana e burro nocciola.

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