Per l’impasto: 150 g di semola di grano duro, 1 uovo, sale grosso, acqua, 1 cucchiaio di strutto. Per la farcia: 100 g di pecorino fresco, 100 g di pecorino stagionato, 100 g di ricotta, 1 limone, 1 arancia. olio di semi di arachidi, miele di corbezzolo.
“Seadas o sebadas? Insomma, quella roba lì”. Cominciamo così: farina di semola, un uovo, un nonnulla di sale grosso, un goccetto d’acqua e una bella cucchiaiata di strutto; mescoliamo tutto all’interno di un contenitore di vetro e smuciniamo finché non otteniamo un bell’impasto omogeneo; se risulta troppo appiccicoso lo asciughiamo aggiungendo un altro po’ di farina, dopodiché lo tiriamo fuori dalla terrina, lo trasferiamo su un piano da lavoro e lo maneggiamo fino a ottenere una “pallotta” liscia e morbida. La lasciamo riposare per qualche minuto avvolta da un canovaccio e nel frattempo ci dedichiamo alla farcia. In un altro contenitore di vetro grattugiamo finemente i due tipi di pecorino, quello fresco e quello stagionato, li mescoliamo insieme alla ricotta, spremiamo il limone e aggiungiamo un nonnulla di succo all’intruglio e per finire grattiamo dentro della scorza di arancia. Smuciniamo, compattiamo e lasciamo riposare la farcia così tutti gli aromi si fondono insieme per bene. Riprendiamo l’impasto, lo stendiamo non troppo fine e ritagliamo dei dischi di pasta di numero pari su metà dei quali sistemiamo una cucchiaiata di crema di ricotta e pecorino. Chiudiamo adagiando sopra l’altra metà dei cerchi di pasta, sigilliamo bene i bordi tamponandoli con i denti di una forchetta e friggiamo le sebadas in una padella dove abbiamo fatto scaldare dell’olio. Quando sono pronte, belle dorate da entrambi i lati, le scoliamo per bene e le adagiamo su un piatto irrorandole con miele di corbezzolo. “Le sebadas vanno mangiate calde… E quindi il test va fatto subito. Hanno un aspetto ‘delicious’, il profumo è ‘delicious’. Una poesia! Lode alla Sardegna e buon appetito!”.
Le melanzane al cioccolato sono un dolce antico, tipico della Costiera Amalfitana, che si prepara nei giorni festivi d'estate, come Ferragosto. Un abbinamento che può apparire strano a prima vista, ma, una volta assaggiato, conquista tutti.
Pelare le melanzane e tagliarle a fette di circa mezzo centimetro. Friggerle in olio caldo e profondo, quindi asciugarle su carta assorbente. Battere bene gli albumi con lo zucchero, intingervi le fette di melanzane fritte e rifriggerle. Far scolare nuovamente su carta assorbente. Per la farcia, in una ciotola mescolare tutti gli ingredienti, sbriciolando a […]Questa torta è senza lattosio – perché non contiene burro o latte – ed è senza glutine, perché non ha tra gli ingredienti la farina. La possono mangiare davvero tutti.
In un pentolino scaldare l’olio con il latte di mandorla. Unire, fuori dal fuoco, tre quarti del cioccolato, mescolare e lasciare raffreddare leggermente. Aggiungere la crema di nocciole e amalgamare. In una ciotola, mescolare la farina di mandorle, la scorza grattugiata del limone verde, il lievito, il cacao e lo zucchero. Unire l’acqua e la […]No results available
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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