Per la pasta frolla con lievito: 800g farina; 500g burro morbido; 300g zucchero semolato; 8g lievito; 100g uova; ½ baccello di vaniglia; ½ cucchiaino di fior di sale / sale maldon.
Per la tatin: 3 mele granny smith; 45g acqua; 60g zucchero semolato; 20g burro; la polpa di ½ bacca di vaniglia; 1 pizzico di sale; 40g succo di limone.
Per la namelaka al caramello: 200g latte fresco; 10g glucosio; 5g gelatina; 400g panna fresca; 340g cioccolato bianco dulcey; 1 bacca di vaniglia.
Ecco la ricetta di Maurizio Santin per un dolce che potrebbe essere una tarte Tatin. Questa versione della celebre torta francese, che la tradizione vuole inventata dalle sorelle Tatin, proprietarie dell’Hôtel-restaurant Tatin, è arricchita da una golosa namelaka al caramello. Così golosa che va assolutamente provata a casa!
Per la Tatin: tagliare le mele a fettine e disporle all’interno di uno stampo in alluminio, riempiendolo. Scaldare acqua e zucchero e poi unire il burro, la vaniglia e il limone. Quando gli ingredienti sono ben sciolti, filtrare per eliminare eventuali impurità. Cospargere le mele con questo sciroppo e poi coprire con carta d’alluminio. Cuocere in forno a 170° per 45 minuti coperto, e 20 minuti scoperto. Lasciar freddare fuori frigo.
Per la pasta frolla con lievito: impastare la frolla e farla riposare in frigo. Grattare con una grattugia il panetto di frolla all’interno di uno stampo di 20cm di diametro. Compattare leggermente l’impasto e far cuocere in forno a 170° fino a colorazione.
Per la namelaka al caramello: scaldare bene il latte e il glucosio e poi amalgamarvi la gelatina disciolta. Fondere il cioccolato e unirlo al latte. Aggiungere la vaniglia e miscelare con una frusta partendo dal centro. Quando tutti gli ingredienti sono amalgamati aggiungere la panna fredda e far riposare una notte in frigo. Quando pronta, montare la namelaka in planetaria e riempirci una sac à poche.
Per la composizione: creare una base con la frolla cotta. Aggiungere sopra la tatin di mele e decorare con ciuffi di namelaka lungo i bordi.
Le melanzane al cioccolato sono un dolce antico, tipico della Costiera Amalfitana, che si prepara nei giorni festivi d'estate, come Ferragosto. Un abbinamento che può apparire strano a prima vista, ma, una volta assaggiato, conquista tutti.
Pelare le melanzane e tagliarle a fette di circa mezzo centimetro. Friggerle in olio caldo e profondo, quindi asciugarle su carta assorbente. Battere bene gli albumi con lo zucchero, intingervi le fette di melanzane fritte e rifriggerle. Far scolare nuovamente su carta assorbente. Per la farcia, in una ciotola mescolare tutti gli ingredienti, sbriciolando a […]Questa torta è senza lattosio – perché non contiene burro o latte – ed è senza glutine, perché non ha tra gli ingredienti la farina. La possono mangiare davvero tutti.
In un pentolino scaldare l’olio con il latte di mandorla. Unire, fuori dal fuoco, tre quarti del cioccolato, mescolare e lasciare raffreddare leggermente. Aggiungere la crema di nocciole e amalgamare. In una ciotola, mescolare la farina di mandorle, la scorza grattugiata del limone verde, il lievito, il cacao e lo zucchero. Unire l’acqua e la […]No results available
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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