200 g di farina di tipo 0, 200 g di semola rimacinata, 2 uova, 1 tuorlo, 1 cucchiaio di strutto, vino da uve Grillo. Per la glassa: miele, zucchero di canna, vino da uve Grillo, 1 arancia. olio extravergine d’oliva per friggere.
Non è la ricetta canonica della pignolata siciliana, ma come al solito interpretiamo liberamente e personalizziamo un po’. Partiamo dall’impasto, molto morbido ed elastico, che si prepara mescolando le due diverse varietà di farina con le uova, il tuorlo, un pochino di strutto e una spruzzata di vino (nel nostro caso il Grillo, un’uva siciliana a bacca bianca molto produttiva che un tempo veniva impiegata principalmente nella produzione del Marsala); lo lavoriamo finché otteniamo una palla morbida e compatta. Dividiamo il nostro bel panetto, ne prendiamo un pezzetto per volta e lo strofiniamo con i palmi delle mani sul piano da lavoro per farne dei cordoncini dello spessore di un dito che tagliamo a tocchetti come se stessimo preparando degli gnocchetti. In un tegame o in una padella portiamo dell’olio extravergine di oliva a temperatura e friggiamo i nostri pezzettini di impasto fino a quando non assumono un colore bello dorato. Li scoliamo, li facciamo asciugare su un po’ di carta assorbente e nel frattempo, in un’altra padella, versiamo una dose generosa di Grillo e ci aggiungiamo dello zucchero di canna, un po’ di buccia d’arancia tagliata a pezzetti e un po’ di scorzette. Accendiamo il fuoco e lasciamo andare per fare una specie di riduzione. In un’altra padella ancora versiamo un cucchiaio di miele, un goccino di zucchero e un nonnulla di Grillo, facciamo sciogliere leggermente a fiamma bassa e nel frattempo sistemiamo la pignolata su un piatto da portata. La irroriamo dapprima con il miele e lo zucchero sciolti, poi con la riduzione di Grillo, zucchero e scorzette d’arancia ed è giunta l’ora di fare un test. “È proprio buona. Anzi no, è buonissima! Nella sua semplicità è croccantina, deliziosa e questi aromi si sentono tutti. Viva la Sicilia e buon appetito!”.
Le melanzane al cioccolato sono un dolce antico, tipico della Costiera Amalfitana, che si prepara nei giorni festivi d'estate, come Ferragosto. Un abbinamento che può apparire strano a prima vista, ma, una volta assaggiato, conquista tutti.
Pelare le melanzane e tagliarle a fette di circa mezzo centimetro. Friggerle in olio caldo e profondo, quindi asciugarle su carta assorbente. Battere bene gli albumi con lo zucchero, intingervi le fette di melanzane fritte e rifriggerle. Far scolare nuovamente su carta assorbente. Per la farcia, in una ciotola mescolare tutti gli ingredienti, sbriciolando a […]Questa torta è senza lattosio – perché non contiene burro o latte – ed è senza glutine, perché non ha tra gli ingredienti la farina. La possono mangiare davvero tutti.
In un pentolino scaldare l’olio con il latte di mandorla. Unire, fuori dal fuoco, tre quarti del cioccolato, mescolare e lasciare raffreddare leggermente. Aggiungere la crema di nocciole e amalgamare. In una ciotola, mescolare la farina di mandorle, la scorza grattugiata del limone verde, il lievito, il cacao e lo zucchero. Unire l’acqua e la […]No results available
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