Peppe e Prisco Apicella
“Facciamo vino dalla metà dell’Ottocento, quando a Tramonti ogni famiglia aveva la sua piccola vigna. Così bisognava venderlo oltre la Costa d’Amalfi, con tutti i problemi per il trasporto. Ma eravamo i soli a produrre Tintore, Piedirosso e Bianca Zita (Falanghina, per intenderci) e a riempire barili e damigiane con vini prodotti da vitigni autoctoni, molti dei quali ancora su piede franco”. Prisco Apicella – trent’anni da poco compiuti e laurea in enologia a Torino, quarta generazione di vignaioli in quel Parco dei Monti Lattari, i cui boschi degradano verso il mare di Maiori – lascia poco spazio al padre. Ma Peppe è orgoglioso del suo ragazzo. “Io so fare il vino, ma lui ne sa anche parlare. E la gente vuole capire che c’è dietro le nostre bottiglie…”
Peppe Apicella ha cominciato a imbottigliare nel ’77, e per anni ha portato in giro per l’Italia una grossa valigia con il campionario dei suoi vini. Doveva farli conoscere a tutti i compaesani che – partendo da Tramonti – avevano aperto ovunque pizzerie e ristoranti.
La Scippata
L’orgoglio degli Apicella – una cantina a conduzione strettamente familiare – è la Scippata, un Rosso da Tintore quasi in purezza. “È a tutti gli effetti un cru” riprende Prisco “perché proviene da un solo vigneto che precipita a valle, dove le piante sono state 'scippate' alla roccia. Siamo a tre/quattromila bottiglie, non una di più. Perché la Riserva richiede uve selezionate e quattro anni d’invecchiamento, di cui tre in botte”. “È il mio orgoglio” aggiunge il padre. Ma è anche la storia della famiglia, che ancora nel 2005 conduceva la sola cantina presente a Tramonti. Nella guida Vini d’Italia 2016 i suoi vini hanno 2 bicchieri (il Piedirosso ’14, il Costa d'Amalfi Tramonti Rosso ’12).Costa d'Amalfi Tramonti Rosso a' Scippata ’10).
La Costa d'Amalfi
Il territorio qui è una selva di boschi ricchi di castagni, dove i vigneti sono allevati a terrazzamenti, come è proprio della viticoltura (eroica) in Costa d’Amalfi. E alla struttura dei grandi rossi, fa da contraltare il profumo intenso e complesso di quei bianchi, che nascono dalla Pepella e dalla Ginestra: vitigni antichi e familiari, da queste parti, che a Tramonti grazie all’altitudine, alle escursioni termiche e all’esposizione danno risultati quanto mai felici. Prisco ha studiato con Donato Lanati: “Con lui ho imparato che un vino che si rispetti nasce sempre da un progetto. E questo richiede tempi lunghi e tanta costanza. I vigneti e la cantina non conoscono la fretta”.
Cantine Apicella | Tramonti (SA) | Frazione Capitignano | - Via Castello S.Maria, 1 | tel. 089 856209 | http://www.giuseppeapicella.it/i-vini
a cura di Nino D’Antonio
