Ritengo che l’estate italiana del 2024 si stia caratterizzando per una crescente diversificazione nelle scelte vinicole, con i consumatori sempre più propensi a esplorare il mondo del vino a 360 gradi. Dalla mia esperienza, sto riscontrando che le tendenze del consumo di vino mostrano oggi un pubblico particolarmente eclettico, capace di abbracciare un ventaglio davvero ampio: dai vini Pét Nat ai grandi Champagne, passando per i classici intramontabili e gli affascinanti vini anforati. Quello che rilevo è una forte voglia di sperimentazione e apertura, soprattutto tra i più giovani, desiderosi di esplorare nuovi orizzonti enologici senza preconcetti o pregiudizi.
Se penso alle calde giornate che stanno caratterizzando queste settimane estive, soprattutto nel Sud Italia, numerose sono le opzioni che possiamo prendere in considerazione per fare del vino un compagno capace di esaltare al meglio i piatti della nostra tradizione culinaria. Partendo dai rossi non posso che suggerire innanzitutto di provare la Schiava dell’Alto Adige servita bella fresca, a una temperatura tra i 12 e i 14°C. Una scelta eccellente che non deluderà. Questo vino rosso leggero e fruttato, noto per le sue note di ciliegia e mandorla, si rivela particolarmente piacevole se servito a queste temperature. La sua acidità equilibrata e la struttura leggera lo rendono un compagno ideale per zuppe di pesce e cacciucchi, offrendo un connubio perfetto tra freschezza e sapore. Spostandoci geograficamente più a sud-ovest, un blend davvero interessante che sta incontrando i gusti di molti consumatori è il Custoza Doc, capace di distinguersi per la sua versatilità e freschezza. Questa unione di garganega e cortese e altre varietà locali è caratterizzata da note minerali e una buona acidità. Servito tra gli 8 e i 10°C, il Custoza Doc esalta piatti estivi come pasta fredda e insalate di riso, grazie alla sua capacità di rinfrescare il palato e bilanciare i sapori più intensi. Se, invece, si parla di bollicine, l’Alta Langa è dal mio punto di vista una delle scelte più apprezzate. Questo spumante metodo classico, prodotto principalmente con uve pinot nero e chardonnay, si distingue per la sua alta acidità e freschezza, caratteristiche ideali per le giornate calde. L’Alta Langa, servita tra i 6 e gli 8°C, si abbina magnificamente con crudi di mare, esaltando la delicatezza dei sapori marini.
La corretta temperatura di servizio è cruciale per apprezzare pienamente i vini estivi. Le bollicine dovrebbero essere servite tra i 6 e gli 8°C, i bianchi freschi e i rosati tra i 6 e i 9°C, mentre i rossi leggeri come la Schiava e il Pinot Nero trovano la loro massima espressione a 12-14°C. In estate, la conservazione dei vini richiede particolare attenzione: l’ideale è utilizzare una cantinetta ma, in assenza di questa, è consigliabile riporre le bottiglie in un luogo fresco e al riparo dalla luce per preservarne le caratteristiche organolettiche.
Gli abbinamenti estivi con i vini offrono ulteriori spunti. I vini bianchi freschi si sposano perfettamente con insalate di mare e carpacci di pesce, mentre i rosati leggeri esaltano il sapore delle verdure grigliate e degli antipasti mediterranei. I rossi giovani e freschi, infine, sono ideali con piatti a base di carne bianca o torte salate, offrendo un’esperienza gustativa completa e soddisfacente.
Ecco, quindi, che il vino non solo non va in vacanza ed è capace di resistere al caldo estivo, ma diventa il protagonista indiscusso delle nostre tavole. Il mio invito è di osare, di divertirsi a sperimentare abbinamenti fantasiosi e di prendersi il tempo per scoprire cosa si nasconde nel bicchiere. Il bello del vino sta proprio qui: sapere che dietro ogni calice c’è una storia, un territorio, una passione. E l’estate è il momento perfetto per concedersi il piacere di questo viaggio enogastronomico.
*Eros Teboni, consulente esperto del mondo vitivinicolo e del settore horeca, è stato nominato Best Sommelier of the World nel 2018 e Miglior sommelier d’Italia nel 2021
<<<< Questo articolo è stato pubblicato su Trebicchieri, il settimanale economico di Gambero Rosso.
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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