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Terza edizione per il Salone del vino Torino: spazio anche per i Piwi

Tre giorni di dibattiti, masterclass e degustazioni con oltre 20 tra associazioni e Consorzi di tutela di tutto il territorio

  • 26 Febbraio, 2025

Il capoluogo piemontese si prepara ad accogliere uno tra i più importanti e attesi eventi sui vini della regione: il Salone del vino Torino. In programma dal primo al 3 marzo, negli spazi Ogr, la terza edizione della manifestazione ha come obiettivo il racconto del patrimonio vitivinicolo piemontese in tutte le sue sfaccettature, coinvolgendo tutti i territori, approfondendo tipicità e unicità, analizzando i nuovi trend e le sfide del futuro attraverso numerosi convegni e dibattiti.

Oltre 500 cantine presenti

Le giornate di sabato primo marzo e domenica due marzo sono dedicate al grande pubblico, mentre lunedì tre marzo è riservata agli operatori professionali. Numerose le imprese partecipanti: oltre cinquecento secondo gli organizzatori di Klug Aps, che per questo Salone del vino Torino 2025 vantano il patrocinio di Città di Torino, Camera di commercio, Unioncamere Piemonte, Turismo Torino e Provincia; Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Amiat Gruppo Iren, Fondazione CRT e Fondazione Compagnia di San Paolo. L’evento è preceduto da una settimana di appuntamenti diffusi in città: il salone Off, con letture, incontri e cene in ristoranti.

Oltre 20 tra associazioni e Consorzi di tutela

Sono 45 le diverse masterclass previste, 23 gli enti tra Consorzi, associazioni del settore ed enoteche regionali presenti. Spazio anche ai Consorzi della Grappa del Piemonte e Grappa di Barolo, ma anche del Vermouth di Torino. L’evento è concepito come un luogo dove degustare i prodotti ma anche come una fiera dove acquistare il vino, come in cantina. Per la prima volta sarà presente un’area ospite (Fuori Piemonte, nella sala Duomo), dove sarà possibile incontrare cantine da tutta Italia, che si sono distinte per attenzione alla sostenibilità, grande qualità e nuove sperimentazioni in vigna, come per l’utilizzo di vitigni Piwi. Prevista anche un’area food e la presenza di dieci eccellenze gastronomiche territoriali, in collaborazione con i Maestri del gusto di Torino. Tre le mostre per approfondire il mondo della viniviticoltura anche attraverso l’arte e il design.

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<<<< Questo articolo è stato pubblicato su Trebicchieri, il settimanale economico di Gambero Rosso.

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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.

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