Praticamente, quasi in ogni regione c’è il solito “rosso vestito da bianco”, un’espressione abusata con la quale si descrivono quei vini bianchi dotati di una particolare e abbondante struttura. Il timorasso è uno di questi. Un piccolo inquadramento geografico è d’obbligo.
Siamo in Piemonte, sui Colli Tortonesi, una zona particolare, di confine, che tocca Lombardia, Emilia e Liguria. È questa la culla di questo vitigno che una ventina di anni fa stava praticamente per scomparire: alla fine degli anni ’80, ne erano rimasti soltanto un paio di ettari. Si deve a Walter Massa la sua riscoperta agli inizi dei ’90: da lì, il distretto ha iniziato a lavorare di nuovo con quest’uva potente ed elegante al tempo stesso, che regala vini buoni subito ma in grado di durare e migliorare nel tempo. Ma veniamo alle nostre degustazioni dove sono andate in scena principalmente l’annata 2021 e le Riserve del 2020.
I nostri assaggi sono stati a tratti emozionanti e non sono mancate le sorprese: gli spunti di riflessione, comunque, sono abbastanza chiari. Questo bianco piemontese non fa mistero della sua ecletticità, energia e potenza. Dai colori brillanti e dorati, dai profumi gialli di fiori e di frutti, dai richiami agrumati, al palato si fa spesso e sapido nelle espressioni più convincenti, sorsi di ampio respiro in grado di raccontare un territorio che i produttori, una cinquantina, leggono e praticano con interpretazioni in vigna e in cantina molto differenti. L’auspicio più grande, forse, sta proprio in quest’ultimo aspetto, riuscire a individuare una identità più diretta e netta al palato, una certa “tipicità”, pur mantenendo le sfaccettature che la provenienza delle uve, che nascono in terreni di differente matrice, sanno raccontare senza troppi artifici. Questo carattere unitario di intenti e percorsi volti a marcare una “identità territoriale” senza nei potrebbe rappresentare una base solida su cui lanciare il futuro di una grande denominazione ancora un po’ poco consapevole della propria ricchezza e unicità espressiva.
© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati
La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
No results available
ResetNo results available
Reset