Esplode il caso Terre Cortesi Moncaro nelle Marche. Il Consiglio di amministrazione della più grande cooperativa vitivinicola regionale, che con 612 soci e 120 ettari di proprietà detiene il 50% della produzione di Verdicchio Doc, ha messo in minoranza lo storico presidente Doriano Marchetti eleggendo al suo posto Donatella Manetti, con vice presidente Lorenzo Gobbi. La neo presidente è socia della cooperativa dal 2008 e ha ricoperto la carica di vice presidente dal 2021.
I motivi di questo ribaltone sarebbero da ricercare, secondo le informazioni che sono trapelate da diversi quotidiani locali (che hanno riferito di un intervento dei carabinieri per placare gli animi durante un acceso consiglio di amministrazione), nell’eccesso di passività della società di Montecarotto, fondata in provincia di Ancona nel 1964, che peserebbero per oltre metà dei circa 33 milioni di euro di fatturato, realizzati per il 50% all’estero, e nell’indirizzo da dare alle strategie commerciali in un generale contesto di calo dei consumi di vino.
Una condizione economica difficile che avrebbe costretto la cooperativa a ritardare i pagamenti per i fornitori di servizi già dal mese di ottobre 2023, ma anche quelli nei confronti dei soci conferitori e dei circa 70 collaboratori, col risultato che molti si sarebbero rivolti ai sindacati o, addirittura, licenziati. I malumori su un bilancio d’esercizio 2022/2023 non esaltante sarebbero da ricondurre anche alla recente operazione, per una spesa da 8,7 milioni di euro, con cui Moncaro ha acquisito Villa Medoro, in Abruzzo. Operazione ritenuta troppo onerosa. Intanto, la neo presidente ha incontrato già da martedì 5 marzo i sindacati territoriali (Flai Cgil) per smentire le indiscrezioni su possibili rischi occupazionali, sottolineando come non riguardino la cooperativa Moncaro. E ha anche rassicurato sulla tenuta del bilancio societario (39 milioni di euro di valore della produzione; 4,2 milioni di margine operativo lorgo ma con una posizione finanziaria netta, ovvero debiti, di 19 milioni di euro) e su quella dei mercati, grazie a ordinativi in aumento del 10 per cento.
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