
Dopo l’Abruzzo, anche le Marche ottengono dal Masaf il via libera per accedere al Fondo di solidarietà nazionale a causa della diffusione eccezionale delle infezioni di peronospora durante la vendemmia 2023. Il ministro dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Francesco Lollobrigida, ha dichiarato l’esistenza del carattere di eccezionalità per i territori agricoli marchigiani per i danni causati alle produzioni di uva. Per le imprese colpite, e che hanno registrato minori ricavi, ci sarà l’opportunità di accedere alle risorse d’emergenza. La notizia è stata resa nota dall’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini: «Si tratta di un primo risultato raggiunto grazie all’attenzione prestata sul fenomeno sin da maggio 2023». La Regione era stata, infatti, tra le prime a sollevare il problema fitopatie, facendo pressione sul ministero di via XX settembre quando era evidente che per i viticoltori sarebbe stata un’annata difficilissima sia al Centro-Sud sia al Centro-Nord.
La Regione Marche si era attivata a fine novembre 2023 con una proposta di declaratoria di eccezionalità dopo i dati disastrosi arrivati dal monitoraggio sui territori. Nel complesso, sono stati 1.520 i viticoltori colpiti dalla peronospora, provenienti da 159 comuni delle Marche. I danni stimati avevano superato i 62 milioni di euro, per una superficie interessata di oltre 7mila ettari.
L’esatta ripartizione dei fondi tra le Regioni, che avviene in base ai fabbisogni risultanti dalle domande di accesso al Fondo di solidarietà nazionale, sarà stabilita da un apposito decreto del ministero dell’Agricoltura, dopo l’intesa che sarà raggiunta in sede di Conferenza Stato-Regioni. A quel punto, dopo il decreto applicativo che sarà pubblicato dall’Agea (l’organismo nazionale per i pagamenti in agricoltura) per le imprese ci sarà l’opportunità di presentare la domanda per ottenere i ristori, attraverso il portale web del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian). In particolare, sarà data priorità a quelle imprese agricole che dimostreranno di aver sostenuto dei costi per eseguire trattamenti preventivi di contrasto agli attacchi di peronospora.
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