Le telecamere di Report si sono accese su Pantelleria. Al centro dellโinchiesta I Furbi del Passito cโรจ la domanda: il Ben Ryรฉ di Donnafugata รจ davvero un Passito di Pantelleria Doc? Secondo la trasmissione, il metodo di appassimento delle uve adottato dalla cantina di Antonio Rallo non sarebbe quello tradizionale, perchรฉ avverrebbe allโinterno di strutture che Report definisce serre, non consentite dal disciplinare (e che aumenterebbero la temperatura fino ai 50-60 gradi, contro i circa 30 gradi della temperatura ambiente). Per questo, partiamo col dire che il disciplinare, allโarticolo 5, parla di ยซappassimento al sole con la possibilitร di proteggere le uve da eventuali intemperieยป, lasciando cosรฌ spazio a diverse interpretazioni. Il vero punto, perรฒ, รจ un altro: come si fa davvero il Passito di Pantelleria?
Il moscato di Alessandria, piรน noto come zibibbo, รจ il vitigno che definisce lโidentitร vitivinicola di Pantelleria. Diffuso giร nellโOttocento, divenne dominante nel Novecento, quando le migliori condizioni commerciali con la Sicilia ne incentivarono la coltivazione. Inizialmente destinato alla vendita come uva da tavola, lo zibibbo trovรฒ la sua vera espressione quando si perfezionarono le tecniche di appassimento e vinificazione, dando vita a un passito di incredibile complessitร . La produzione inizia con la raccolta manuale, a partire dalla prima metร di agosto, scegliendo solo i grappoli piรน sani e maturi.
Lโappassimento avviene tradizionalmente su graticci sollevati dal suolo โ gli stenditoi o in dialetto stinnituri, dove vengono appassiti anche fichi e pomodori โ a temperatura ambiente (ancora molto calda nellโisola nel mese di settembre). Questo processo dura da 15 a 30 giorni, fino al raggiungimento di una concentrazione zuccherina ottimale e di una riduzione del peso di circa il 75 per cento. Durante questo tempo, vengono girati manualmente per garantire unโessiccazione omogenea ed evitare fermentazioni indesiderate. A questo punto, le uve passite vengono sgranate a mano e aggiunte al mosto ottenuto da uve fresche raccolte nella stessa annata. La fermentazione puรฒ durare dai 30 ai 60 giorni, a seconda del grado zuccherino delle uve. Segue un periodo di affinamento che varia in base alla filosofia produttiva: alcuni preferiscono lโacciaio, altri il legno, qualcuno lascia maturare il vino per anni prima di metterlo in commercio.
Dal 1971 il Passito di Pantelleria รจ regolamentato dalla Doc Pantelleria, con norme stringenti che impongono la produzione esclusivamente sullโisola e con uve zibibbo in purezza. Le uve, quindi, devono essere coltivate e vinificate a Pantelleria, compreso lโappassimento, mentre lโimbottigliamento puรฒ essere concesso fuori dallโisola solo ad aziende che dimostrino di averlo giร effettuato prima dellโentrata in vigore del disciplinare. Il disciplinare specifica che lโappassimento puรฒ avvenire ยซin tutto o in parte al soleยป, che significa che per fregiarsi della denominazione si possono appassire tutte le uve prima di vinificarle, o appassirne solo una parte che poi si aggiungerร al mosto (quindi prima della fermentazione) ottenuto da uve fresche vendemmiate nella stessa annata.
Il punto cruciale riguarda proprio il metodo di essiccazione: il disciplinare parla di ยซprotezione delle uve da eventuali intemperieยป, senza perรฒ definire in modo esplicito se le serre siano ammesse o meno. La pratica piรน diffusa prevede lโuso di stenditoi coperti da reti, ma nel caso di Donnafugata, tra le aziende vitivinicole piรน conosciute dellโisola, si tratta di strutture piรน ampie e arieggiate (proprio quelle che Report ha messo sotto accusa). Sempre secondo il disciplinare, il Passito di Pantelleria non puรฒ essere messo in commercio prima del 1ยฐ luglio dellโanno successivo alla vendemmia e deve avere almeno il 14 per cento di alcol svolto (e 20% di potenziale).
Nel 2014 lโUnesco ha riconosciuto la vite ad alberello di Pantelleria come Patrimonio Immateriale dellโUmanitร . Questo sistema di allevamento, adattato a un territorio difficile, รจ unico al mondo: le viti sono coltivate in conche scavate nel terreno, sotto il livello del mare, per proteggerle dai forti venti di scirocco e dalla salsedine, e per trattenere lโumiditร . Il lavoro in vigna รจ interamente manuale e richiede uno sforzo triplo rispetto alla viticoltura su terraferma. Ogni pianta produce pochissima uva: circa 1,5 kg per ceppo, per una resa massima di 10 quintali per ettaro, molto inferiore ai circa 70-120 quintali di altre zone vitivinicole.
Lโinchiesta di Report si รจ poi concentrata su unโaltra questione: la distinzione tra Passito di Pantelleria e Pantelleria Passito Liquoroso. Il primo, piรน prestigioso, รจ ottenuto tramite appassimento naturale al sole, mentre il secondo puรฒ prevedere ยซappassimento naturale o in ambienti condizionatiยป, come forni che velocizzano il processo. Questa differenza รจ cruciale perchรฉ incide sulla qualitร e sul prezzo finale del vino.
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