L’Italia ha recentemente celebrato con una certa enfasi (anche fin troppo esagerata) il record dell’export di vino a valore nel 2024. Oltre otto miliardi di euro (8,13 per la precisione) venduti all’estero rappresentano un traguardo importante, raggiunto in un periodo di difficoltà per il settore vitivinicolo a livello mondiale (condizionato dallo spettro di una guerra commerciale Usa-Ue), a fronte di competitor che sono in netta sofferenza come la Francia. Ma a guardare più da vicino le performance delle singole regioni ci sono molte luci e altrettante ombre. Perché l’analisi del dato Istat lascia intravedere come, a fronte di alcune aree che hanno performato molto bene, ce ne siano altre che hanno perso terreno. E in doppia cifra. Il dato positivo generale italiano, quindi, non è il frutto di andamenti equamente distribuiti territorialmente ma di una evidente altalena di risultati, che vedono nella locomotiva Veneto la principale artefice del computo finale.
Per il Veneto, che ospita la gran parte degli ettari di glera e quindi di Prosecco (Doc e Docg), il 2024 ha rappresentato un anno molto importante, considerando che i valori esportati quasi toccano quota 3 miliardi di euro, con una progressione anno su anno del 7,3 per cento. Le bollicine l’hanno fatta da padrone e hanno spinto anche il bilancio del confinante (e co-produttore di Prosecco Doc) Friuli Venezia Giulia, con un +9% (226 milioni di euro) rispetto al 2023. Scorrendo la classifica, si nota lo stallo del Piemonte, cresciuto a valore di appena lo 0,1% nel 2024 a quota 1,18 miliardi di euro. Ne ha approfittato la Toscana che, grazie a un +8,7% tra gennaio e dicembre (a 1,24 mld), spinto in particolare dai Dop rossi in bottiglia, si posiziona al secondo posto nella classifica italiana per valore di vino esportato.
Quarta posizione per i vini di Trentino e Alto Adige ma segno negativo nell’export a valore nel corso del 2024: -2,8% a 611 milioni di euro. Quasi piatta la performance dell’Emilia-Romagna (appena +0,6% a 464 mln di euro) e segno negativo per la Lombardia che perde nel 2024 il 2,8% nei valori di vino esportati, scendendo a 312 milioni di euro. Scorrendo la classifica delle principali regioni italiane, l’Abruzzo, grazie a un +16,8% a 268 milioni di euro, stacca ulteriormente la Puglia che comunque sale a 231 milioni di euro di export vinicolo (+9,1%). In decima posizione la Sicilia, ma in contrazione tra gennaio e dicembre del 2,5% per un giro d’affari di quasi 155 milioni di euro, coi rossi Dop in bottiglia in difficoltà.
Tra le altre regioni italiane, da segnalare le difficoltà di Marche (-5,8%), Campania (-9,4%), Umbria (-7,9%), Calabria (-20,5%), Basilicata (-23,8%) e Liguria (-31,9%). Stabile il Lazio (78 mln). Positivo, invece, il bilancio per Sardegna (+7,2% a 25 mln), Valle d’Aosta, che passa da 2 a 3,5 milioni di euro di export (+74,5%), ma anche per il Molise (+13,7% a 9,2 milioni di euro).
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