Quando si parla di regioni protagoniste della scena ed emergenti nel panorama enoico italiano raramente o quasi mai viene citata la Lombardia. Sbagliato. Con una progressione straordinaria in questi ultimi vent’anni le aziende lombarde hanno messo a segno una serie di obbiettivi importanti, e hanno conquistato quote rilevanti di mercato sia in Italia sia sui mercati più importanti.
La prima denominazione che viene in mente quando si parla di Lombardia è la Franciacorta, che con un’infaticabile opera di promozione ha portato le sue cuvée in giro per le nostre regioni e per il mondo, ottenendo significativi successi. Ma la promozione non basterebbe, se non ci fosse dietro una qualità solida, un sapere tecnico all’avanguardia e l’impegno incredibile di tante aziende, oltre alla naturale vocazione del terroir. Tutto questo in Franciacorta c’è, come in altre zone della regione.
Basti ad esempio pensare ad un’altra celebre denominazione, il Lugana, anche se è condivisa col vicino Veneto, best seller in patria e nei mercati del Nord Europa. La Valtellina anche quest’anno ci ha regalato rossi di grandissima caratura figli d’una viticoltura eroica, mentre cogliamo positivissimi segnali dall’Oltrepò Pavese, che inizia a prendere coscienza delle straordinarie possibilità dei suoi tanti vocatissimi terroir, che dal metodo classico ai grandi rossi e bianchi gli regalano infinite possibilità.
L’esame della regione non si esaurisce qui. Le piccole denominazioni crescono, come testimonia ad esempio quella di Botticino, poi il comprensorio del Garda versante bresciano – Valtènesi in testa – è in positivissima evoluzione, e segnali incoraggianti arrivano anche da zone meno battute come la Valcalepio, la Valcamonica e addirittura dalla provincia di Lecco.
Il sano pragmatismo lombardo, infine, fa sì che le aziende siano gestite in maniera oculata, con un occhio molto attento all’innovazione e al marketing. Un discorso che non riguarda solo i brand più importanti, ma che è condiviso anche dalle aziende di medio e piccolo taglio.
Infine, una regione dove continuano, nei vari distretti, a nascere nuove realtà, vuol dire che esercita un fascino sugli investitori ed è in grado di attrarre risorse umane e capitali importanti.
Ad incorniciare un’annata storica come numero di premi, ben 26, salutiamo le aziende che debuttano nell’esclusivo club dei Tre Bicchieri: sono la Cantina Scuropasso con il Pas Dosé Roccapietra ’13, la Fiamberti con il Buttafuoco Storico Vigna Sacca del Prete ’15, entrambe in Oltrepò, e poi il Podere Selva Capuzza con il Lugana Menasasso Riserva ’15 e la Perla del Garda con il Lugana Superiore madonna della Scoperta ’17.
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