I vertici del Ceev-Comité vins parlano italiano. Marzia Varvaglione, imprenditrice pugliese, è stata eletta ai vertici del più importante sindacato europeo del settore dell’industria vitivinicola per il prossimo triennio. Rappresenterà l’Unione italiana vini, in un board che vede anche Piero Mastroberardino (per la Federvini) tra i componenti eletti giovedì 20 marzo. Varvaglione succede allo spagnolo Mauricio Gonzalez-Gordon. «Mentre stiamo attraversando uno dei periodi più sfidanti degli ultimi decenni – sono le prime parole della presidente Varvaglione – è sempre più importante che il settore vitivinicolo rimanga unito. Assieme al team del Ceev e ai componenti del board, metterò in campo tutto il mio impegno per guidare il settore attraverso questi tempi difficili, per superare le sfide che ci attendono».
Nel suo programma, la difesa del vino, la competitività delle imprese, la necessità di adottare strategie per invertire il trend dei consumi anche parlando ai giovani, il ricambio generazionale, il rafforzamento della rappresentatività del Ceev. A fianco a Marzia Varvaglione (attuale presidente di Agivi e membro del consiglio dell’Uiv dal 2020) ci sarà Pedro Pereira Gonçalves (di Acibev, Portogallo) in qualità di vice presidente; il tesoriere è Jérôme Perchet (Ffva, Francia), mentre i membri del board sono Piero Mastroberardino (Federvini, Italia), Pedro Ferrer (Fev, Spagna), Michel Chapoutier (Umvin, Francia) e José Ramón Fernández (Gleve – Groupe de liaison des entreprises vinicoles européennes).
Il segretario generale Ignacio Sánchez Recarte ha annunciato l’ingresso nel Ceev di un nuovo associato, che è collegato al settore vitivinicolo. Si tratta dell’European vinegar association, che rappresenta i produttori di aceto europei ed è presieduto da Valery Brabant.
Marzia Varvaglione, 35 anni, è laureata in Economia aziendale all’Università Cattolica di Milano, con studi avanzati a Lugano, Losanna e Londra e un diploma Wset level 3 award in wines. Dal 2013, lavora nell’azienda Varvaglione 1921 a Leporano (Taranto), che oggi esporta 5 milioni di bottiglie in oltre 70 Paesi e vanta riconoscimenti che vanno da Wine Spectator a Gambero Rosso e Bibenda. Col fratello Angelo e la sorella Francesca, Marzia rappresenta la quarta generazione in azienda e oggi affianca il padre Cosimo.
«Siamo fieri che a riportare questa carica all’Italia sia la competenza non solo della prima presidente donna – è il commento del presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi – ma anche della persona più giovane a ricoprire questo ruolo, a testimonianza di un comparto che, oggi più che mai, ha bisogno di essere dinamico, reattivo e proiettato al futuro». Il Ceev, complessivamente, riunisce 7mila imprese vitivinicole, principalmente Pmi, che producono e commercializzano la maggioranza dei vini europei di qualità, con e senza Ig, e pesano per oltre il 90% sulle esportazioni di vino europee.
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