Terremoto nel mondo del beverage. La Cina ha annunciato l’avvio di un’indagine per dumping su alcune tipologie di liquori provenienti dall’Unione europea, con specifico riferimento al brandy. La mossa di Pechino ha provocato immediatamente il tonfo di diversi titoli quotati nelle varie piazze internazionali, da Campari a Diageo, da Remy Cointreau a Pernod Ricard.
Il 30 novembre scorso il ministero del Commercio cinese ha comunicato di aver ricevuto una segnalazione dalla China wine industry association. L’ambito di applicazione è quello degli alcolici importati a base di vino distillato in contenitori inferiori a 200 litri originari dell’Ue. L’organizzazione ha presentato documenti considerati sufficientemente gravi da comportare l’avvio dell’inchiesta, come riferito dall’agenzia internazionale Bloomberg. L’anno scorso la Cina ha importato oltre 1,57 miliardi di dollari di liquori europei.
Il periodo sotto esame rispetto all’accusa di dumping (ovvero l’introduzione sul mercato cinese di prodotti europei a un prezzo nettamente inferiore a quello di mercato grazie a sussidi statali) va da ottobre 2022 al 20 settembre 2023. Contestualmente, Pechino ha avviato un’indagine per danni industriali nel periodo tra gennaio 2019 e settembre 2023. Il ministero del Commercio cinese ha fatto riferimento esplicito a brandy ottenuto dalla distillazione di vino d’uva in contenitori di capacità inferiore a 200 litri.
Le imprese interessate dall’indagine (non sono stati resi noti i nomi dei singoli brand) avranno venti giorni per registrarsi e produrre informazioni in merito a quantità e tipologie dei prodotti esportati o importati in Cina. Il 5 gennaio 2024 è la data di inizio dell’indagine, che dovrebbe concludersi dopo 12 mesi, a gennaio 2025, con possibilità di proroghe. Va ricordato che l’Unione europea, a fine estate 2023, aveva avviato un’inchiesta sul sostegno statale all’industria cinese delle auto elettriche.
La notizia dell’apertura dell’indagine antidumping ha avuto inevitabili ripercussioni negative sulle quotazioni dei titoli borsistici nelle rispettive piazze europee. Campari ha perso il 2,2%, Remy Cointreau oltre il 10%, Pernod Ricard oltre il 5%. Anche Diageo, gigante internazionale del beverage, quotato a Londra, ha lasciato sul terreno più del 2 per cento.
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