Detto fatto. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, come aveva annunciato nei giorni scorsi ha chiamato il conduttore di Report Sigfrido Ranucci per parlare dell’inchiesta di Report, andata in onda il 17 dicembre, che tanto ha fatto discutere il mondo del vino. È lo stesso conduttore a raccontarci cosa si sono detti i due, nell’intervista a tutto tondo che ha rilasciato in esclusiva al Gambero Rosso.
“Abbiamo fatto un po’ di battute, poi mi ha detto che sono un “nemico in casa”, ma tra virgolette. Il punto è di quale casa parliamo. Per me la Rai è la casa degli italiani”. Secondo Ranucci, Lollobrigida ha fatto il suo lavoro che “è quello di difendere comparto. Io, però” ha ribadito “faccio il mio: dire le cose come stanno a chi paga il canone Rai. Se un servizio del genere lo avessimo fatto in un altro Paese, come ad esempio la Francia, probabilmente non avremmo avuto un Ministro pronto a bacchettarci”.
Nei giorni scorsi il Pd, con Sandro Ruotolo, aveva commentato le parole di Lollobrigida, parlando di una vera “lista di proscrizione ad personam” e di un nuovo “editto bulgaro, anzi nero di Fratelli d’Italia”.
“Sono abituato a vivere editti” si schernisce Ranucci “Ho iniziato nel 2000 con Gasparri che chiedeva il mio licenziamento dopo l’intervista a posteriori a Borsellino e mi ritrovo ancora con lo stesso Gasparri che mi convoca dopo 23 anni in Vigilanza Rai”.
Per quanto riguarda le parole dell’ex ministro leghista Gian Marco Centinaio che accusava Ranucci di aver screditato le eccellenze italiane, il conduttore replica, dicendo che prima di pensare al settore pensa al consumatore che ha il diritto di leggere in etichetta quello che sta bevendo.
“Ad ogni modo” continua il giornalista “credo che questo Paese abbia la memoria corta. In passato abbiamo anche parlato del marchio San Marzano usato impropriamente in America, così come succede con il Chianti e altri vini. Credo che noi abbiamo difeso il marchio italiano all’estero più di quanto abbiano fatto l’Italia e l’Europa. Chi parla in questo modo dice una cosa ingenerosa nei confronti di Report”.
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