Notizie / Vino / Giù le mani dalla grappa! I neozelandesi dovranno chiamare il loro distillati in altro modo (e comprare quella italiana)

Vittoria internazionale

Giù le mani dalla grappa! I neozelandesi dovranno chiamare il loro distillati in altro modo (e comprare quella italiana)

AssoDistil e la produzione nazionale respingono l'attacco kiwi a uno dei prodotti più iconici del nostro paese

  • 29 Marzo, 2024

A partire dal primo maggio entrerà in vigore il nuovo Free Trade Agreement (Accordo sul libero scambio), in cui anche in Nuova Zelanda la denominazione di prodotti come Brandy Italiano e la Grappa a indicazione geografica saranno riservate alle sole produzioni italiane. Un risultato ottenuto anche grazie alla collaborazione di AssoDistil con le Istituzioni.

Il nuovo accordo

«Siamo particolarmente orgogliosi di questo risultato», ha detto Cesare Mazzetti, presidente del Comitato Acquaviti e Liquori di AssoDistil, «in quanto il nostro intervento ha evitato che la denominazione Grappa potesse essere utilizzata senza scadenze temporali per un distillato prodotto in Nuova Zelanda, come inizialmente previsto dalla bozza di accordo».

Il 25 marzo scorso, infatti, è stato ratificato l’accordo di libero scambio tra Ue e Nuova Zelanda e secondo il Free Trade Agreement «è inclusa la piena protezione di bevande spiritose ad indicazione geografica compresi il Brandy Italiano, la Grappa e le Grappe territoriali ad IG, le cui denominazioni saranno ora riservate alle acquaviti tricolore» si legge nel comunicato di AssoDistil.

Un mercato promettente

In particolare, per la Grappa, è prevista un “phasing out” di 5 anni, cioè un graduale adattamento che permette «un uso temporalmente limitato della denominazione per coloro che ne abbiano fatto un comprovato uso continuativo sul mercato neozelandese – e purché rendano chiaro in etichetta la vera origine geografica del prodotto –, allo scadere dei quali dovrà cessare definitivamente ogni utilizzo». Una misura che trasforma la Nuova Zelanda in un mercato promettente per la Grappa ed il Brandy italiano che ora potranno fare perno sull’uso esclusivo della denominazione.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE...

Corsi per Appassionati

Corsi per Professionisti

University

Master

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati

La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.

In edicola

No results available

Reset

No results available

Reset