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L'export di vino italiano raggiunge quota 5,1 miliardi di euro nei primi otto mesi dell'anno

Il+4,7% a valore fa ben sperare e apre alla possibilità di raggiungere gli 8 miliardi entro fine anno. Positiva la performance degli spumanti. Ok Stati Uniti e Canada, ancora record in Russia

  • 16 Novembre, 2024

Ammonta a 5,17 miliardi di euro il giro d’affari dell’export di vino italiano nel mondo degli otto mesi del 2024, in aumento del 4,7% rispetto ai 4,94 miliardi dello stesso periodo del 2023. I dati Istat, elaborati dal Tre Bicchieri, segnalano che, dopo il record di acquisti registrato a luglio, il mese di agosto è sostanzialmente stabile nei valori (542 mln di euro, -0,9%) rispetto a quello del 2023. Anche i volumi del vino made in Italy spediti oltre confine sono in crescita di oltre il 3 per cento, e passano da 1,37 a 1,42 miliardi di litri. Il prezzo medio al litro sale a 3,64 euro. Sembrerebbe si tratti di una piccola ripresa dei conti del vino italiano all’estero, dopo un 2023 da dimenticare, che apre alla possibilità di raggiungere l’obiettivo degli 8 miliardi di euro di valore entro il 2024, se nel restante quadrimestre (settembre-dicembre) l’incremento percentuale rimarrà intorno al +5 per cento.

Continua la crescita degli spumanti

Tra le tipologie, gli spumanti sono in sensibile aumento nel giro d’affari e si confermano il motore trainante dell’export, con +8,8% in otto mesi a quota 1,47 miliardi di euro, a fronte di quantitativi di bollicine spedite oltre confine che salgono a 343 milioni di litri, contro i 306 mln di litri dei primi otto mesi del 2023. La crescita è del 12 per cento. I vini in bottiglia, in confezione inferiore ai 2 litri, incrementano da 761 a 793 milioni di litri (+4,2%), per una spesa che passa da 3,28 a 3,41 miliardi di euro (+3,8 per cento). Sempre tra i prodotti imbottigliati, se si guarda alla categoria dei rossi fermi a Dop, in particolare quelli di Toscana, Piemonte, Veneto, Trentino-Alto Adige e Sicilia, l’export segna 898 milioni di euro (+3% sul 2023), con un lieve incremento anche nei volumi, che passano da 104 a 106 milioni di litri (+2% circa). In calo, da 77 a 71 milioni di euro (-7,5%), i formati in recipienti tra 2 e 10 litri, che includono i bag in box, con volumi a 31 milioni di litri (-5,7 per cento) tra gennaio e agosto 2024. Tra le denominazioni spumantistiche, il Prosecco Dop incrementa i volumi del 22% e i valori di oltre 10% (a 1,1 miliardi di euro). Arretra l’Asti spumante Dop (-2% a valore e -4% a volume).

I mercati: ok Usa e Canada, male Svizzera e Belgio

Tra i principali clienti del vino italiano, nei primi otto mesi del 2024, si registrano segni positivi a valore per Stati Uniti (+7,9% a 1,25 miliardi di euro), Canada (+3,6% a 254,3 mln di euro), Germania (+4,65% a 765 milioni di euro), Paesi Bassi (+7% a 159 mln) e Svezia (+4,8% a 131 mln). Stabile il Regno Unito (520 mln) e in lieve flessione la Francia (-1% a 201 mln di euro e bilancia commerciale negativa per l’Italia, considerando un import di oltre 220 milioni di euro); segno meno anche per Svizzera (-3% a 252 mln) e Belgio (-1,4% a 140 mln di euro).
Con 154 milioni di euro, la Russia balza tra gennaio e agosto di oltre il 70% nei valori. In particolare, il solo agosto per l’ex mercato sovietico passa da 9,8 mln di euro del 2023 a 15,5 mln del 2024 (con +58%, di cui 8,5 mln legati alla spumantistica); nei volumi l’export sale da 3,44 a 4,38 milioni di litri (+27%, per metà spumanti). Ancora in calo il mercato cinese, con appena 57,1 mln di euro (-10,5%); Giappone che sale a 129 mln di euro (+2,6%) e Corea del Sud che scende a 32,9 mln di euro (-3,8%). Positivo l’andamento del Brasile (26,7 mln di euro e +20 per cento negli otto mesi del 2024).

Un'analisi dei volumi

Considerando gli acquisti a volume nei singoli mercati di destinazione, si incrementano, secondo i dati Istat, le spedizioni di vino italiano verso gli Stati Uniti (+3,9% a 233,6 mln litri), il Canada (+2,44%), i Paesi Bassi (+9%) e la Svezia (+9%). Lieve crescita per il Regno Unito (+0,5%), mentre sono in terreno negativo la Germania (-1%), la Svizzera (-2,5%), la Francia (-4,2%) e il Belgio (-0,5%). Boom della Russia (+60%), bene il Giappone (+16,5%) e la Corea del Sud (+5,5%), scende la Cina (-2,6%). In Sud America, il Brasile cresce in modo importante, del 22 per cento tra gennaio e agosto.

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<<<< Questo articolo è stato pubblicato su Trebicchieri, il settimanale economico di Gambero Rosso.

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