Gli appassionati di mixology si segnino le date: dal 29 febbraio al 13 marzo. Quando verrà battuta all’asta la collezione privata di Colin Peter Field, leggendario barman dell’Hemingway Bar del Ritz Hotel di Parigi. Un luogo storico nel mondo del bere miscelato, frequentato nel corso del tempo da personaggi del jet set, del cinema, della politica, e della letteratura. A partire, ovviamente, da Ernest Hemingway.
Gli oggetti in vendita nell’annuale Collections Sale (e in esposizione dal 9 to 12 marzo presso Christie’s Paris), fanno parte della collezione privata dell’ex barman, ci sono gli attrezzi impiegati nei suoi anni al Ritz come tre shaker per cocktail dalla forma originale, uno rotondo e due a forma di uovo (100 – 150 euro), una scatola per tappi di champagne (100 – 150 euro), 6 bicchieri Puiforcat con l’incisione Colin Field and Hemingway Bar (600 – 800 euro) e una rarissima copia di The Cocktails of the Ritz Paris di Colin Peter Field (100 – 150 euro).
Non ci sono soltanto oggetti legati al mondo della mixology, ma anche materiale collezionato in onore di Ernest Hemingway e della sua epoca storica, come trofei di caccia (una testa di cervo e una di bufalo, entrambe a circa 200 – 300 euro), un paio di guantoni da boxe firmati dall’artista contemporaneo Adel Abdessemed (300 – 500 euro), canne da pesca (400 – 600 euro) e mosche da pesca incorniciate, tra cui due di Jack Hemingway, figlio dello scrittore (200 – 500 euro), non manca neanche l’elica di un aereo Gypsy Moth del 1916, appartenuto al padre di Colin Field, allora pilota della Royal Air Force (400 – 600 euro) ed esposta nell’Hemingway Bar, rimando ai due incidenti aerei di Hemingway e di sua moglie in Africa nel 1954.
Ci sono poi telefoni e giradischi d’epoca e 4 macchine da scrivere antiche (di cui due regalate da Kate Moss), ulteriore omaggio allo scrittore americano: Colin Peter Field invitava i clienti abituali del bar a scrivere lettere che erano lasciate agli altri ospiti o inviate dal Ritz Paris.
Giacca bianca e papillon nero d’ordinanza, Field è stato un personaggio entrato nella storia della mizxology, che ha trasformato la figura del barman silenzioso, sempre dietro le quinte, in quella di un intrattenitore, capace di leggere il momento e l’ospite davanti a lui e di rendere l’esperienza memorabile, con l’apporto prezioso della sua personalità, dei racconti, dell’interazione. Barman vecchia scuola, con un palma res da record (due volte World’s Best Head Barman, primo barman incluso nel Who’s Who francese nel 2011), è l’uomo che ha creato l’Hemingway e che lo ha guidato per quasi 30 anni. Un locale iconico, nato il 25 agosto 1994 (nel 50° anniversario della liberazione di Parigi) sulle ceneri di Le Petit Bar, quando era frequentato da Marlene Dietrich, Ingrid Bergman, JFK, Noël Coward e Truman Capote, è stato ai tempi dell’occupazione uno degli indirizzi preferiti da Hemingway, cui poi è stato dedicato non solo nell’insegna ma anche con una serie di cimeli collezionati proprio dal capo barman che lo ha condotto fino al 2023, quando lo ha lasciato. Non prima di aver segnato la storia della mixology con alcune creazioni rimaste nella storia: Picasso Martini, l’Highland Cream, il Serendipity e il Clean Dirty Martini. E poi il Ritz Sidecar il drink che scatenò la corsa al prezzo più alto, venduto originariamente a 400 euro. Sempre a lui si deve l’ingresso delle pinzette tra i ferri del mestiere del barman oltre che una serie di aneddoti e legami che solo i grandi personaggi possono vantare. Tanto per fare un esempio: la prefazione del suo libro The Cocktails of the Ritz Paris è firmata da Kate Moss. Insomma: Field contende a Cipriani un posto nella mitologia del bere miscelato e quest’asta non fa che confermarlo.
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