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"Nessun regolamento di conti. Ora nuovo piano industriale per Moncaro". Parla la socia abruzzese Federica Morricone

L'assemblea dei soci finisce con l'intervento delle forze dell'ordine. Dopo l'istanza di fallimento presentata da un creditore emiliano, la cooperativa marchigiana convoca un nuovo cda d'urgenza

  • 11 Luglio, 2024

«Un’assemblea tesa». Così Federica Morricone socia finanziatrice di Terre Cortesi Moncaro definisce l’assemblea della cooperativa che si è svolta lo scorso 9 luglio nella sede dell’azienda. «Ci sono stati attimi di forte tensione nonostante avessimo chiamato le guardie giurate prevedendo le possibili reazioni – racconta al Gambero Rosso – I soci esclusi, che non avevano impugnato l’esclusione, pretendevano di entrare, creando tensione. Non solo: era presente in assemblea anche l’ex presidente Marchetti (qui l’intervista che ha rilasciato al Gambero) insieme al presidente di Moderna (Rossano Landi, ndr)».

I temi emersi nell’assemblea

In assemblea, la presidente Manetti ha informato gli 85 soci conferitori e 3 soci finanziatori intervenuti, sulla situazione economico finanziaria ereditata e su quelle che ha definito «zone d’ombra», di cui nessuno si era accorto prima. Tra queste: «Finanziamenti di scopo gestiti in maniera individualistica e progetti industriali non portati a termine, come l’investimento in Cina, in India, la partecipazione in altre cooperative del territorio, l’espansione sul Conero attraverso l’affitto di una famosa casa Vinicola, e l’operazione in Abruzzo». A seguire, ha convocato una conferenza stampa per oggi 11 luglio (stesso giorno di quella convocata da Marchetti) per spiegare alla stampa la propria versione dei fatti.

Nuova assemblea per discutere dell’istanza di fallimento

«L’intenzione è mettere una linea di demarcazione e pensare al futuro. Per il passato ci penserà la magistratura», sottolinea Federica Morricone, proprietaria tra le altre cose di Villa Medoro in Abruzzo, l’azienda che doveva essere acquistata da Moncaro con finanziamento Ismea e su cui non si è poi andati avanti (sui motivi ci sono versioni discordanti).
La stessa Morricone fa, poi, riferimento all’istanza di fallimento presentata pochi giorni fa da un creditore emiliano : «La questione è solo la dimostrazione di come l’ex presidente abbia sovvertito lo scopo mutualistico della cooperativa. Da quel che ci risulta, infatti, aveva acquistato vino per 1,2 milioni di euro senza l’autorizzazione del Cda. L’istanza comunque impone al cda della Moncaro di attivarsi immediatamente, tant’è che è stato convocato un cda d’urgenza che delibererà la convocazione immediata di una nuova assemblea nella quale i soci avranno la possibilità di decidere sul loro futuro di fronte ad una soluzione concreta di un nuovo piano industriale».
«Non cerchiamo lotte o regolamenti dei conti – conclude Morricone, allineata sulle posizioni della presidente Manetti – adesso vogliamo solo pensare al futuro: dei soci, della Moncaro, del territorio».

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