Manlio Collavini, che tuttora gestisce l'azienda di famiglia coadiuvato dai figli Luigi e Giovanni, è considerato a tutti gli effetti un pioniere della vitivinicoltura regionale di qualità. Negli anni 70 del secolo scorso fu uno dei primi a vinificare in bianco il pinot grigio e, successivamente, a spumantizzare la ribolla gialla. L'azienda ha raggiunto un'estensione di tutto rispetto; un fidato agronomo aziendale controlla le operazioni di campagna sia nei vigneti di proprietà che in quelli dei conferitori. La Ribolla Gialla Dosaggio Zero '19 conquista il palato con un'effervescenza sottilissima che sortisce un effetto quasi dissetante. La Ribolla Gialla Brut '20 è ormai un classico, è leggermente più morbida ma è altrettanto piacevole e rinfrescante. Il Bianco Broy '22 non avrebbe bisogno di commenti, è sempre un fuoriclasse. Composto da tocai friulano, chardonnay e sauvignon, emana effluvi di frutta tropicale, camomilla, miele e molto altro e in bocca è strutturato, succoso, potente.