Ai piedi del Monte Vulture a circa 600 metri di altitudine, i vigneti in contrada Solagna del Titolo disegnano una sorta di anfiteatro. È qui che più di 20 anni fa Elena Fucci ha deciso di prendersi cura delle vigne del nonno Generoso mentre intraprendeva gli studi di enologia. L'aglianico è l'unico vitigno, interpretato magistralmente in maniera contemporanea e autentica, che riesce a valorizzare le sue tante sfumature e la sua complessità. I vigneti di oltre 50 anni, vero patrimonio del territorio, sono situati attorno alla moderna cantina realizzata in bioarchitettura, interamente con materiali locali. Ennesima conferma per il Titolo, tra le etichette più rappresentative del comprensorio. Intenso ricco ma mai sopra le righe, il 2021 affascina per la tensione e l'equilibrio, per ricchezza di frutto, per l'attento dosaggio dei legni di maturazione. Toni speziati, note di frutto rosso e nero, corredo tannico di gran finezza conducono a un lungo epilogo. In finale anche lo Sceg (melograno in lingua arberëshe) '21, da vigne ultrasettantenni, sapido e complesso.