Posti dove mangiar bene e spender poco a Milano prima o dopo il cinema (non i soliti indirizzi)

2 Lug 2024, 10:43 | a cura di
Stasera cinema. Perché non mangiare qualcosa prima o dopo la proiezione?

Il cinema è morto viva il cinema. La settima arte, che sembrava ferita a morte da streaming più o meno pirateschi e pay tv non se la passa in fondo così male: c’è ancora chi ama andare al cinema (secondo Cintel nel 2023 le presenze in sala son aumentate del 62% sul 2022, non ancora a livello pre-Covid ma in costante risalita). D’estate poi anche quest'anno costa anche meno grazie alla promozione che consente di guardare film italiani e stranieri a 3,50 euro. Ragione in più per uscire e approfittarne per mangiare prima o dopo il film. Ma dove andare senza spendere una fucilata, specie a Milano?

Abbiamo scelto un locale in un raggio di 10 minuti a piedi dai principali cinema milanesi. Non abbiamo considerato i multisala all’interno di centri commerciali perché la food hall è in agguato e non avete bisogno di noi. Son posti semplici e senza pretese, per lo più, senza uffici stampa arrambanti e social media manager con master nella Silicon Valley. Dove arrivare vestiti come vi pare, ordinare di pancia e rilassarsi, senza tanti retropensieri.

Cinema Beltrade e Silvano (distanza 150 metri)

Il cinema è la tappa fissa per i cinefili più appassionati, recentemente rinnovato conserva la sua anima da cineforum, dibattito finale (spesso) compreso, i velluti rossi e la programmazione integerrima senza concessioni al botteghino più commerciale. 

A un tiro di schioppo c’è Silvano, dove Vladimiro Poma vi accoglierà con la sua cucina al forno di ispirazioni ligure: atmosfera conviviale, rilassata, vini naturali e non con ricarichi dignitosi.

Silvano Vini e Cibi Al Banco, Piazza Morbegno 2

 

Eliseo e Govinda (350 metri)

Cinema storico milanese con programmazione mista, spesso d’autore, con le sale che prendono il nome di grandi registi, così può capitarvi di vedere Wenders nella sala Wenders, per dire. A portata anche dei più pigri  c’è Govinda, da sempre indirizzo degli Hare Krishna milanesi e un tempo uno dei pochissimi posti dove era possibile mangiare vegetariano. Dopo una breve gestione di Davide Longoni, panificatore eccelso, il bel locale con soffitti a volta è tornato alle origini. Nel seminterrato c’è un suggestivo tempio Hare Krishna, i piatti, vegetariani che seguono il Prasdam (oltre a carne e pesce non si cucinano uova, aglio e cipolla), sono buoni e ben eseguiti (thali, insalate, zuppe), non mancano vari tipi di tisane mentre non troverete tè, caffe e alcolici. Per chi volesse approfondire, ci sono i corsi di Bhakti yoga.

Govinda, via Valpetrosa 5

 

Centrale e Pizzeria Piz (10 metri)

Due sale e film d’autore in questo che si fregia essere il cinema più antico di Milano ed è anche considerato uno dei primi multisala (ne ha sempre avute due, più ampie delle attuali). Si trova di fianco al Tempio di San Sebastiano dal 1907 (allora si chiamava Mondial). Siamo a due passi da piazza Duomo quindi, volendo schivare le catene e spendere poco, la scelta è limitata: tanto vale fermarsi dai “vicini” di Italpiz, pizzeria accogliente e informale con prosecco offerto e una buona pizza classica e senza fronzoli, scelta dei gusti limitata.

Piz, via Torino 34

 

Ducale e Dou (50 metri)

La scritta di gusto fascista e pure il nome rivelano le origini di questi cinema di piazza Napoli, aperto nel 1938, raso al suolo dai bombardamenti del 1943 e riaperto cinque anni dopo. Oggi è un multisala con una programmazione che spazia da film di botteghino ai documentari ai grandi classici restaurati. Proprio accanto c’è Dou, che propone un buon mix di cucine orientali, con uan vasta scelta di dim sum e il pad thai, emblema della cucina thailandese.

Dou Asian Passion, Piazza Napoli 25

 

Anteo palazzo del Cinema, Mirò Osteria del Cinema e Mabuhay (distanza 0 e 600 metri)

Nove sale e programmazione varia, se volete vedere le ultime uscite dei festival e qualche chicca italiana, magari con il regista in sala, difficile non passare da qui. Oltre a Eataly dirimpetto, va detto che all’accoppiata cibo-cinema l’Anteo ha fatto più di una concessione. Al suo interno c’è un vero e proprio ristorante, MiRo - Osteria del Cinema. E alla sala Nobel si può mangiare in sala durante la proiezione.

Se volete invece sgranchirvi solo un po’ le gambe dirigetevi dal filippino Mabuhay: è stato per molto tempo il miglior ristorante meneghino su Trip Advisor. Forse c’è di meglio, ma la verità è che qui troverete la robusta cucina filippina (un sincretismo piuttosto riuscito tra Oriente e Spagna) spendendo poco. Da provare i bun e l’adobo flambé. Ambiente spartano e affollato, ma divertente.

Mabuhay, Bastioni di Porta Volta 9

 

Mexico e La Tradizionale (350 metri)

Il Mexico vive e lotta con noi, il monosala indipendente erede di un cinema della (allora) periferia industriale nel 1914 in una casa di ringhiera di via Savona e noto ai più per le proiezioni (dal 1981) drammatizzate del Rocky Horror Picture Show.

Acqua ne è passata sotto i ponti e ora la zona, fulcro del Fuorisalone partito dalla parallela via Tortona, nettamente gentrificata ha un’offerta infinita tra pizzerie, etnici e trattorie. La Tradizionale come dice ol nome offre una cucina italiana classica. Per abbattere il conto meglio restare sulla pizzeria. Il punto di forza: la location industrial chic e il dehors fiorito.

La Tradizionale Via Bergognone 16

 

Orfeo e Al Panino (140 metri)

Cinemone come una volta l’ultimo a cedere alle multisale (ne ha due) con cinema d’azione per lo più in programmazione o blockbuster. La zona è quella di Solari, i Navigli e via Savona. Ampia scelta ma se volete trovare uno di quei bar osteria rilassante e conviviale, dove si incontra la gente del quartiere, senza pretese 

Al Panino 90 -via Savona 2

 

Gloria e Fairouz (650 metri)

Cinemone con due sale ampie (quasi una rarità) in corso Vercelli dove non troverete oscuri film iraniani d’autore ma l’ultimo Sorrentino e anche, spesso, film d’animazione. Da provare in zona c’è Fairouz, un libanese vegetariano che si è fatto conoscere per classiconi come Hommus, Baba Ganouj, Fattoush, Falafel e il Cous Cous alle verdure. A dimostrazione che la cucina mediterranea era, innanzitutto, vegetale millenni prima dei puntuti veggie nordeuropei. Menù degustazione a partire da 30 euro.

Fairouz Buonarroti, Via Buonarroti 16

 

Arcobaleno e Nun (400 metri) 

Uno dei cinema milanesi nati negli anni ’50, l’Arcobaleno so trova in una zona, quella di Buenos Aires, ricchissima di ristoranti e bar. Per uno spuntino veloce ma gustoso ci si può dirigere da Nun, non il solito kebabbaro simpatico ma tendente all’unto. La cucina mediorientale qui, anche vegetariana, è reinterpretata senza stravolgimenti in un ambiente funzionale, financo di design. Tra le versioni più particolari, kebab (di pollo) con melograno, noci e olive verdi, o il panino al melanzana fritte feta e olive kalamata. Ma si può anche crearsi il proprio.

Nùn Taste of Middle East - Via Lazzaro Spallanzani, 36

 

Palestrina e Lu Pechino (280 metri)

In un banchetto all’ingresso una signora arrotola ravioli , senza soluzione di continuità. L’atmosfera è spartana, ma la scelta di gyoza in menù, secondo alcuni i migliori di Milano, davvero pantagruelica. (maiale con finocchietto o melanzane o crauti, zucchina e gamberi, vitello e coriandolo o carota)

Per alcuni sono i migliori ravioli cinesi di Milano, di sicuro la scelta è amplissima e vengono fatti sul posto, al momento. Ravioli 

Viale Brianza 15

 

foto di apertura Kilyan Sockalingum @UnSplash

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