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"I nostri vini sono un legame d'amore con la nostra terra". Spinelli racconta il suo Abruzzo

L’azienda nasce nel 1972 per volere di Vincenzo Spinelli, una tradizione contadina che si è saputa rinnovare, generazione dopo generazione. Oggi alla guida ci sono i figli e i nipoti

  • 06 Aprile, 2025

In collaborazione con Cantine Spinelli 

Cantine Spinelli racconta una storia di famiglia con 50 anni di produzione vitivinicola alle spalle ad Atessa in provincia di Chieti, nell’Abruzzo meridionale. L’azienda nasce nel 1972 per volere di Vincenzo Spinelli, una tradizione contadina che si è saputa rinnovare, generazione dopo generazione: i principali depositari di questa tradizione sono oggi Carlo e Adriano Spinelli, i due figli del fondatore insieme ai suoi nipoti. «Oggi siamo una realtà evoluta e articolata. I nostri vini sono presenti in diversi canali di vendita e sono distribuiti nei principali mercati esteri – dice Vincenzo Spinelli, nipote del fondatore – ma siamo sempre noi, famiglia Spinelli, con il supporto di fidati e instancabili collaboratori a tenere salda la barra, nella direzione della qualità e del rispetto della tradizione». Ogni etichetta ha un significato forte e chiaro per la cultura e le tradizioni abruzzesi. E qui veniamo all’altro carattere distintivo dell’azienda: il legame con la tradizione e il territorio.

«Per comprendere quanto siamo legati alla nostra terra – spiega Vincenzo Spinelli – basta scorrere i nomi dei nostri vini: Zione, Zite, Zurle, La Tessa, Tratturo, Terra d’Aligi, Tatone, Tolos. Ogni voce ha un significato forte e chiaro per le nostre tradizioni. Questo vale anche per la linea Le Stagioni del Vino che in etichetta mostra-no i nostri orsi marsicani. Per noi abruzzesi gli orsi marsicani sono amici: facile quindi immaginarli anche come portabandiera del nostro vino. Non è solo un modo diverso e giocoso di vivere il rapporto con il vino: è per noi anche l’espressione del nostro profondo amore e del nostro grande rispetto per questa terra d’Abruzzo, per l’ambiente in cui viviamo e per le nostre tradizioni che siamo fortemente impegnati a preservare. Dai vitigni autoctoni abruzzesi nasce del resto la stragrande maggioranza dei nostri vini, alcuni dei quali biologici. E dagli stessi vitigni nascono le nostre eccellenze, come Zione, Terra d’Aligi, Le Stagioni del Vino, calici nei quali abbiamo messo a frutto tutta la nostra de-cennale esperienza nella ricerca della massima qualità».

Il Montepulciano d’Abruzzo

Cantine Spinelli rappresenta la parte dell’Abruzzo che sa ancora sorprendere, tanto che è proprio una loro bottiglia la prima cosa che ci sorprende: una borgognotta dall’etichetta originale, nella quale gli orsi disegnati con tratto fumettistico sono intenti ai lavori di vigna e di cantina. In basso la scritta: Le Stagioni del Vino – Capitolo 8. All’apertura, al naso e al palato si offre un Montepulciano d’Abruzzo ben strutturato, caldo e pieno, ricco di note fruttate. Se a questo punto, incuriositi, andrete a cercare informazioni su questo vino, scoprirete che la linea Le Stagioni del Vino è composta da dodici bottiglie corrispondenti ad altrettanti capitoli/mesi, con etichette diverse che ritraggono gli orsi marsicani come viticoltori impegnati nei lavori stagionali. Non è solo un’idea di marketing originale e spiritosa, che incita al collezionismo. In realtà è l’ultimo capitolo di una storia sempre coerente, che per mezzo secolo ha visto un’azienda vinicola a conduzione familiare dedicarsi con passione e orgoglio alla valorizzazione della propria terra.

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