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La grande azienda marchigiana che produce vini da tre generazioni. Al Vinitaly le nuove annate di Umani Ronchi

L'azienda marchigiana, da poco riconosciuta Marchio Storico di interesse nazionale da parte del ministero delle Imprese e del Made in Italy, al Vinitaly tra nuove annate e ospitalità

  • 07 Aprile, 2025

In collaborazione con Umani Ronchi

Tre generazioni, quasi sessant’anni di storia, un approccio etico e responsabile, un abito green di taglio perfetto. E ora anche il riconoscimento di Marchio Storico di interesse nazionale da parte del ministero delle Imprese e del Made in Italy. È un Vinitaly particolarmente significativo quello 2025 dell’azienda marchigiana Umani Ronchi della famiglia Bianchi Bernetti, che arriva a Verona con l’orgoglio di veder sancito l’impegno alla valorizzazione del patrimonio culturale e industriale del Paese e con lo scudetto sulla maglia per aver ottenuto il premio Cantina dell’Anno del Gambero Rosso 2024.

Una famiglia tra passato e futuro

Traguardi che non sono frutto di exploit estemporanei ma tappe di un cammino fatto di talenti, di competenze, di obiettivi chiari, di organizzazione, di ascolto delle persone e dei tempi. Di un modello identitario unico che punta alla valorizzazione del comprensorio agricolo che Umani Ronchi rappresenta mantenendo un piede nel passato e l’altro nel futuro. “Produciamo vini dal 1957 – spiega Michele Bernetti, presidente e amministratore delegato dell’azienda di Osimo -. Da allora tre generazioni si sono succedute in cantina e in vigna, mantenendo sempre lo stesso attaccamento alla terra d’origine. Diventare marchio storico è motivo di grande orgoglio, perché significa aver raggiunto un nuovo traguardo da condividere con chi ha reso possibile la crescita e lo sviluppo della nostra azienda ieri e oggi, sapendo guardare sempre in prospettiva”. Un orgoglio condiviso con il fondatore Massimo Bernetti, tuttora anima di Umani Ronchi: “La nostra è una storia di impresa e di famiglia, ancorata alla tradizione, ma capace di innovare e competere in un mercato in continua evoluzione. Rimanere al passo con i tempi è essenziale. Sono felice che l’impegno profuso nel promuovere l’italianità della nostra produzione sia stato riconosciuto anche a livello ministeriale”.

Una bottiglia di Historical

Le iniziative per Verona

Al Vinitaly, il suo 57esimo, Umani Ronchi, che si avvale del lavoro dell’agronomo Luigi Piersanti e dell’enologo Giacomo Mattioli e che ha terreni in due regioni e in tre territori (il Conero, le terre del Verdicchio e l’Abruzzo, con la tenuta Centovie) porta non solo l’orgoglio per i risultati ottenuti ma nuovi progetti, sempre più rivolti a dar voce ai singoli terroir di provenienza con consolidate pratiche biologiche e a esprimere le differenze tra le varie annate con la sensibilità garantita da una viticoltura di precisione svizzera. In particolare a Verona Fiere (padiglione 7, stand E4) ci sarà il debutto in società della Version 15 di LH2, l’idea che i Bianchi Bernetti hanno di un piccolo paradiso enologico (questo significa la sigla, acronimo di Little Heaven): un Metodo Classico Extra Brut da uve per due terzi Verdicchio e per un terzo Chardonnay che arrivano dalle due sponde opposte dell’Esino e vengono fatte maturare in acciaio e legno piccolo (il 10 per cento dello Chardonnay) a orchestrare un sublime concerto di sensazioni olfattive e gustative, al contempo eleganti e vigorose. Sempre a Verona sarà svelata anche la nuova annata – la 2024 – dell’emblematico Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Casal di Serra, l’etichetta che più compiutamente esprime il concetto che Umani Ronchi ha del grande vino dei Castelli di Jesi, senza dubbio uno dei migliori bianchi italiani. Il pluripremiato Historical 2019 – un ambizioso progetto che ha il suo cuore in un minuscolo cru nell’area di Montecarotto, le cui uve si fanno le ossa per sessanta mesi – sarà invece tra protagonisti dell’edizione speciale dei Tre Bicchieri di Gambero Rosso domenica 6 Aprile assieme ai migliori vini d’Italia selezionati dalla guida 2025.

Michele Bernetti in cantina

Vocazione all’ospitalità

Il Vinitaly 2025 sarà anche l’occasione per raccontare la vocazione all’ospitalità dell’azienda di Osimo: Umani Ronchi sarà presente a Vinitaly Tourism per condividere con buyer e tour operator di tutto il mondo le varie esperienze che è possibile fare nella cantina progettata dall’architetto Marco Vignoni, i soggiorni al Grand Hotel Palace Ancona, un magnifico boutique&wine hotel nel centro storico del capoluogo marchigiano dove trova spazio anche il Wine Not? Bistrot con la cucina di Leonardo Castaldi e al Monteconero Hotel con vista sul mare di Sirolo, nuova “hospitality destination” della famiglia Bianchi Bernetti.

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