Investire nel Mezzogiorno? Sì, si può. E lo si può fare puntando sulla qualità dell’offerta e sull’etica del lavoro. Invitalia – Agenzia nazionale per lo sviluppo del Paese, di proprietà del Ministero dell’Economia, nella gestione del programma di intervento “Resto al Sud”, ha vagliato migliaia di progetti, finanziandone quasi 14.000. Tra le imprese avviate grazie al sostegno finanziario assicurato da Resto al Sud, Gambero Rosso ha individuato una sessantina di storie che, oltre ad essere rappresentative degli obiettivi perseguiti dall’incentivo, sono anche particolarmente virtuose dal punto di vista enogastronomico. Ma andiamo con ordine.
Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali nelle regioni meridionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori. È rivolto a chi ha un’età compresa tra 18 e 55 anni e i fondi stanziati ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro. L’incentivo copre il 100% delle spese necessarie per realizzare le nuove iniziative, con un finanziamento che può arrivare fino a 200.000 euro (nel caso di società composte da almeno quattro soci) e un contributo a fondo perduto (da non restituire) pari al 50% dell’investimento complessivo.
In collaborazione con il team di Invitalia, la redazione di Gambero Rosso ha selezionato sessantasei imprese, variamente localizzate nei territori di intervento di Resto al Sud, accomunate dalla volontà dei protagonisti di investire nella e per la propria terra, valorizzandone le vocazioni produttive più prossime al mondo del “Food and Beverage”. Una pubblicazione che vuole andare oltre la narrazione stereotipata di un Sud condannato ad essere “sempre in ritardo”, perché quello che emerge dalle storie raccontate è esattamente il contrario: è possibile per i giovani meridionali darsi una prospettiva di lavoro e di futuro senza esser costretti a cercarla altrove, mettendosi in proprio e facendo leva sul talento, su un buon progetto e sulla opportunità di avvalersi di un incentivo dedicato ed efficace. E non solo: si possono avviare imprese in grado di diventare “testimonial” delle nuove traiettorie di sviluppo sostenibile, come dimostrano le menzioni speciali assegnate a cinque iniziative “emblematiche” in rapporto ad uno dei seguenti temi: legalità, transizione digitale, inclusione sociale, sostenibilità ambientale ed economia circolare. Le 5 imprese sono state premiate in occasione della presentazione della pubblicazione.
A Resto al Sud abbiamo dedicato un’intera sezione del nostro sito, dove troverete
Le agevolazioni sono rivolte agli under 56 che:
L’incentivo si rivolge a:
Sono finanziabili i progetti di start up o sviluppo d’impresa nei settori: industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo, commercio.
per saperne di più: invitalia.it
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