"Una piattaforma unica per le fiere italiane all'estero". La proposta di Maurizio Danese

6 Giu 2024, 11:53 | a cura di
Fatturati in crescita anche dell'80% per le aziende dell'agroalimentare che partecipano alle fiere. Il report Prometeia e Aefi in occasione della IX Giornata mondiale dedicata al settore fieristico

Fare le fiere conviene ed รจ vantaggioso per le imprese del made in Italy, che potrebbe ulteriormente incrementare il proprio giro d'affari se le piccole e medie imprese (Pmi), in futuro, aumenteranno in modo sensibile la propria partecipazione agli eventi. Lo dice un rapporto Prometeia-Aefi, presentato a Roma il 5 giugno, per la IX Giornata mondiale delle fiere (Ged) nel corso di un convegno organizzato dallโ€™Associazione esposizioni e fiere italiane (Aefi), a Roma, al ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit). La crescita generata negli ultimi 10 anni dalle aziende italiane che si sono affacciate alle fiere internazionali nei macrosettori (agroalimentare, tecnologia, edilizia e arredo) รจ stata quasi doppia rispetto al trend generale dei comparti di riferimento, ha fatto sapere Giuseppe Schirone, responsabile del team di ricerca Prometeia.

I vantaggi nel settore agrifood

Il report Prometeia-Aefi รจ basato sui risultati di un panel di 3.800 imprese, che valgono il 25% del giro dโ€™affari complessivo, e che si sono rivelate protagoniste dellโ€™incremento dei tre settori del Made in Italy, con unโ€™incidenza sulla crescita dei fatturati del 62% (+39 miliardi di euro, su un totale di +62 miliardi), con punte dellโ€™82% per lโ€™agroalimentare. Il report ha anche evidenziato come per le imprese che hanno partecipato alle fiere nellโ€™immediato pre-Covid (2012-2019) vale il 6,9% della crescita settoriale, pari a 4,3 miliardi di euro, secondo Prometeia

L'outlook entro il 2026 stima un +5,7% di fatturato

Maurizio Danese, presidente Veronafiere Spa_ยฉVeronafiere_FotoEnnevi (5)

Maurizio Danese, presidente di Aefi (e amministratore delegato di Veronafiere), guarda avanti: ยซPer i tre macrosettori, cui corrisponde una parte significativa delle nostre manifestazioni internazionali, il rapporto stima unโ€™evoluzione positiva del fatturato al 2026 di oltre 50 miliardi di euro (+5,7%), grazie soprattutto alle esportazioni che cresceranno in valore dellโ€™11% a fronte di un mercato interno poco piรน che stabileยป. Questo รจ uno dei motivi per cui occorre accelerare sullโ€™internazionalizzazione delle principali rassegne italiane. Danese non esita a rivolgersi al Governo Meloni e a parlare di ยซaggregazioni tra eventi leader del made in Italy per essere maggiormente presenti allโ€™estero. Una piattaforma a regia unica per le fiere tricolori oltreconfine, su cui รจ fondamentale lโ€™adesione del Governo dei dicasteri coinvolti, a partire dal Mimit, e di agenzie come Ice e Simestยป.

Effetto fiera piรน incisivo se ci saranno piรน Pmi

Lโ€™effetto fiera โ€“ conclude il report โ€“ potrร  rivelarsi ancora piรน incisivo in maniera direttamente proporzionale allโ€™adesione di Pmi (15 mln di euro il fatturato medio) alle manifestazioni internazionali, in Italia e allโ€™estero. Lโ€™ingresso di 4.150 nuove piccole e medie realtร  alle fiere tricolori porterebbe un beneficio di un altro +0,6% sullโ€™aumento complessivo di fatturato dei tre settori (+56 miliardi di euro), con un incremento ascrivibile alla sola partecipazione fieristica che si attesterebbe a +5,7 miliardi di euro, anzichรฉ 3,1 miliardi. A beneficiarne di piรน sarebbero, ancora una volta, i volumi dโ€™affari dei comparti tecnologici (meccanica, elettronica, elettrotecnica, aerospazio e altro) che chiuderebbero il 2026 a +39 miliardi di euro, e di quelli agroalimentari, che guadagnerebbero 20 miliardi di euro.

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