Nasce il distretto biologico del Montecucco. Un logo in etichette indicherà le imprese aderenti

20 Nov 2024, 17:55 | a cura di
Dal vino all'olio, dal miele alle farine: sono otto le realtà che hanno aderito all'iniziativa. Così le aree toscane bio salgono a dieci

Salgono a dieci i distretti biologici della Toscana. La Regione ha, infatti, dato il via libera ufficiale al nuovo Distretto del Montecucco che sarà presieduto da Francesco Saverio Benedetti. Ne fanno parte i Comuni di Cinigiano, Civitella Paganico, Arcidosso, Castel del Piano, Seggiano, Roccalbegna e Campagnatico. Si tratta di un traguardo significativo per il territorio grossetano, alle pendici del monte Amiata, che ha come obiettivo quello di porsi come modello di eccellenza nell'agricoltura biologica e sostenibile. Secondo recenti dati Ismea, il Montecucco vanta una elevata percentuale di superficie agricola biologica, che supera il 56% della superficie agricola utilizzata.

Otto aziende aderenti e un logo

Attualmente sono 8 le aziende agricole, a partire da quelle vitivinicole, che lo rappresentano e che hanno contribuito alla sua creazione: ColleMassari, Salustri, L’Impostino, Franci, Podere dei Fiori, La Pollinosa, Le Colline Amiatine e Podere Ciuffoni. Producono vino, olio, miele, farine, produzioni animali. L'obiettivo è incrementare le adesioni, considerando che numerose aziende agricole, a pochi mesi dall’annuncio del progetto, hanno già presentato domanda. Tra i requisiti fondamentali, almeno il 30% della produzione deve essere certificata biologica. I prodotti, fa sapere la Regione Toscana, avranno in etichetta il logo del biodistretto, per garantire ai consumatori un marchio di qualità e impegno per il territorio.

Nuove opportunità per cittadini e imprese

Nato con il sostegno di diverse istituzioni (Regione Toscana, Distretto rurale della Toscana del sud, Cia, Coldiretti e Unione agricoltori Montecucco), il biodistretto del Montecucco incoraggia un modello di sviluppo sostenibile (ambientale e socioeconomico). «Questo traguardo - ha spiegato il presidente Benedetti - è frutto di un’idea nata più di un anno fa, quando abbiamo iniziato a parlare della possibilità di creare un distretto bio che potesse valorizzare e sostenere il territorio». Benedetti ha parlato di «momento storico» perché il progetto permette di «proteggere il patrimonio naturale e agricolo e offrire nuove opportunità economiche e sociali a cittadini e aziende». Guardando al futuro, a breve termine, si punta ad ampliare il numero di aziende, per poi promuovere nel medio termine il territorio come destinazione per il turismo sostenibile, infine, nel lungo termine, affermare il distretto come modello di riferimento nell'agricoltura biologica e sostenibile, in grado di attrarre interesse nelle fiere di settore.

Leadership della Toscana

La Toscana si conferma tra le regioni leader nel biologico: oltre 37,5% di superficie agricola coltivata bio, rispetto a una media nazionale del 19,8%, un’incidenza di aziende biologiche del 13,3% (contro il 7,4% della media nazionale). «Le attività del distretto biologico di Montecucco - ha dichiarato l'assessora all'Agricoltura, Stefania Saccardi - potranno rappresentare un valore aggiunto anche per il distretto rurale della Toscana del sud, ponendosi come elemento propulsivo, con particolare riguardo a un approccio biologico per la gestione dell’agricoltura e dell’ambiente». Sono dieci i distretti toscani: Fiesole, Val di Cecina, Calenzano, Montalbano, Chianti, Maremma Toscana, Colline della Pia, Valli Senesi, Valdarno di Sopra (approvato a luglio 2024) e Montecucco. Tutti questi distretti sono iscritti nell’albo nazionale dei distretti biologici e nel Registro nazionale dei distretti del cibo.

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