Lavorare con il futuro: le applicazioni pratiche dell’intelligenza artificiale in viticoltura

28 Nov 2024, 17:57 | a cura di
Mai come in questo momento storico, a chi lavora nel vino è richiesta una competenza multidisciplinare. Ecco come robot, droni e satelliti intervengono nei processi decisionali

Una delle sfide più importanti che le imprese si trovano a dover affrontare per mantenere ed accrescere la competitività sui mercati internazionali passa per la riduzione dei costi senza compromettere gli obbiettivi della sostenibilità nell’uso delle risorse naturali, della qualità e della stabilità del reddito nel medio lungo periodo. Questa sfida può essere affrontata mediante diverse soluzioni con diversi livelli di efficienza. In quest’ambito vanno privilegiate quelle soluzioni che seguono un approccio lean thinking ossia che consentono di utilizzare gli obbiettivi economici legati all’efficienza nella gestione a quelli tecnici collegati all’uso più efficiente delle risorse.

Il miglioramento genetico in viticoltura

Nel 2007 viene completato il genoma della vite. A distanza di 18 anni le ricadute pratiche di queste conoscenze sono ancora modeste. Probabilmente l’impiego delle macchine quantistiche in sostituzione dei grandi calcolatori potrà cambiare il paradigma dell’innovazione genetica in viticoltura.

Non basta però solo una adeguata preparazione STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics) ma sarà necessaria una conoscenza analitica sottostante dove la vera scommessa è quella di arrivare alle analisi ed applicazioni produttive. I data scientist sono una risorsa poco utilizzata perché lo studio delle discipline STEM nelle scuole sono concepite in percorsi verticali che male si sposano con la conoscenza dei contesti.

Saper collocare l’enorme quantità di dati e la loro elaborazione in frame interpretativi per le aziende viti-enologiche grandi e piccole sarà alla base dell’economia e della crescita prossima ventura ma le aziende non hanno figure dedicate all’analisi dei dati malgrado sia quella dei Big data ed Analytics il settore dei maggiori investimenti nei prossimi anni.

Agricoltura - Ismea - tecnologia droni campo

Agricoltura - agritech - tecnologia droni campo

Il periodo storico impone una preparazione senza precedenti

Non c’è mai stato un periodo nella storia della viticoltura in cui per restare al passo con i cambiamenti vengano richieste alle persone competenze così profonde e complesse, neppure in occasione della ricostruzione della viticoltura post- fillosserica, competenze che possono essere riassunte nella gestione dei sistemi per la sostenibilità ambientale e della viticoltura digitale. Gli argomenti sono molto vari e spaziano dal telerilevamento satellitare e di prossimità con sensori NIR, ai sistemi di supporto alle decisioni (DSS), ai sistemi agricoli connessi GPS ed ISOBUS per la mappatura del suolo ed il geo-referenziamento necessari per la smart farming da realizzare in contesti organizzativi di team working. Il vecchio metodo trial learning (Provo, Fallisco, Riprovo) fondamenti della viticoltura empirica del passato deve essere sostituito da una nuova strategia multidisciplinare applicando le nuove tecniche offerte dalla space economy, che sono alla base dei nuovi modelli di business di gestione dei processi lungo la catena del valore con modalità di relazione e comunicazione anche digitali.

Robot e droni in vigna

È necessario un ruolo di cerniera tra il mondo della conoscenza e dell’innovazione digitale e quello della produzione, soprattutto nella fornitura di soluzioni confezionate su misura per le aziende. In particolare, saranno le applicazioni tecnologiche della cosiddetta AI generativa ad avere applicazione concreta nelle aziende con la creazione di nuovi contenuti sfruttando il deep learning addestrati su grandi set di dati. Il deep learning è una tecnica che insegna ai computer ad elaborare dati mediante algoritmi modellati a grandi linee su processi di apprendimento del cervello umano. La qualità delle risposte che fornisce dipende però dalla veridicità delle sue fonti e dalla precisione con cui vengono poste le domande. Per questo motivo le applicazioni più interessanti ed affidabili della AI in campo viticolo sono quelle in cui si fa lavorare su contenuti propri circostanziati e digitalizzati. L’applicazione dell’AI su questi dati permette di ottenere una sincronizzazione fine di ciò che accadrà in vigneto attraverso la robotica. Robot e droni offrono soluzioni che consentono un risparmio significativo sui costi di produzione e sull’impiego degli input energetici e chimici.

 

Il professor Attilio Scienza è il coordinatore scientifico del Corso di Alta formazione
Il vino del futuro del Gambero Rosso

 

Contributo a cura di:

  • Attilio Scienza

    ordinario di Viticoltura Università degli Studi di Milano

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