Sorpresa: sarà l'e-commerce italiano a spingere le vendite online di vini e spirits nel mondo

6 Feb 2025, 16:56 | a cura di
Le previsioni Iwsr al 2028 stimano un'espansione degli affari soprattutto grazie al segmento vino e ai supermercati. A livello globale si supereranno i 36 miliardi di dollari

Strano ma vero: l'Italia sarà tra le protagoniste della crescita del mercato online degli alcolici per i prossimi anni. Parola dell'Iwsr, società londinese specializzata in analisi su vino e spirit. Lo farà soprattutto nel segmento vino e attraverso le catene dei supermercati. Il mercato italiano da qui al 2028 è definito tra quelli più «dinamici», in un contesto internazionale nel quale le vendite online di alcolici dovrebbero oltrepassare quota 36 miliardi di dollari, con un incremento in valore del 20 per cento nel quinquennio 2023/28, pari a 6 miliardi di dollari, secondo gli ultimi dati dell'Ecommerce strategic study.

Spirit e vino

Sarà la grande categoria degli spirit a guidare il comparto dell'ecommerce di alcolici, in particolare grazie a i liquori a base agave e al whisky, soprattutto sul mercato americano e grazie al Bourbon nelle fasce di prezzo premium. Il vino e la birra faranno altrettanto bene da qui al 2028, secondo Iwsr. E per la prima voce sarà l'Italia a emergere tra i vari mercati, mentre per la birra il motore dei prossimi anni è indicato nella Cina. I Paesi interessati dal sondaggio Iwsr sono Australia, Brasile, Canada, Cina, Colombia, Francia, Germania, Hong Kong, Italia, Giappone, Messico, Olanda, Nigeria, Singapore, Sud Africa, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Decisivo il ruolo di piattaforme social come TikTok nel mercato cinese, in grado di orientare le scelte dei consumatori grazie a una combinazione di shopping e di intrattenimento. Questa grande piazza, nonostante il lieve calo dei tempi recenti, conta la più ampia base di utenti a livello mondiale. E si tratta di consumatori abituati già da anni ad acquistare comodamente in modalità digital.

Il ruolo dei supermercati in Italia

In Italia, le vendite online di alcolici passeranno soprattutto dai supermercati. Le insegne della Gdo, come spiega Iwsr, daranno una mano decisiva all'espansione entro il 2028 del mercato nazionale, che - va precisato - parte da una quota bassa. Ci sarà un incremento degli investimenti nei sistemi di consegna di alimentari online. In termini assoluti, la platea di acquirenti di alcolici online in Italia è aumentata di circa mezzo milione di utenti nel 2024. In linea più generale, Iwsr spiega che i mercati meno sviluppati come l'Italia hanno registrato un ritorno del peso del canale online sugli alcolici ai livelli pre-pandemici. Ma nei prossimi anni l'ecommerce tricolore tornerà a salire, assieme a Giappone, Australia e Brasile, oltre Cina e Stati Uniti.

Esselunga Sommelier virtuale

Nuova era

Gli analisti parlano di una nuova era di crescita sostenibile per indicare la direzione verso cui sta andando il mercato, dopo una pandemia che aveva fatto decollare il settore, seguita da anni di stabilizzazione, come ricorda il responsabile e-commerce insights di Iwsr, Guy Wolfe: «Se l'e-commerce di alcolici è cresciuto in termini di importanza, è altrettanto chiaro come la sua influenza si spinga ben oltre le semplici transazioni online». Nel senso che le piattaforme digitali stanno giocando un ruolo decisivo nell'orientare le scelte dei consumatori sui canali offline. Ecco perché i brand devono marcare il territorio: una presenza che Iwsr definisce necessaria e cruciale.

Cosa cercano i consumatori

I consumatori cercano prodotti con il giusto rapporto qualità-prezzo, a causa delle difficoltà economiche, tuttavia la scoperta e la sperimentazione guidano ancora gli acquisti online di alcolici. In particolare, il 24% degli acquirenti ha indicato la ricerca di nuovi marchi come motivo principale per fare acquisti, fa sapere Iwsr. E l'e-commerce è diventato oggi uno strumento fondamentale per raccogliere informazioni. Il 63% di chi compra online fa ricerche approfondite prima di un acquisto, tendenza che si riflette anche negli acquirenti sui canali fisici (offline). In pratica, i siti dei brand di alcolici, le recensioni di prodotti e persino le informazioni fornite dalle note app per le consegne a domicilio di alimenti entrano nelle decisioni di acquisto.

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