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Negli Usa a rischio 3,5 milioni di bottiglie di Nobile di Montepulciano Docg. Lettera del Consorzio al Governo

L'allarme del presidente Andrea Rossi: "I dazi avrebbero un impatto devastante. Serve avviare un dialogo costruttivo con gli Usa"

  • 25 Marzo, 2025

Una lettera molto preoccupata e firmata Andrea Rossi, presidente del Consorzio del vino Nobile di Montepulciano, è stata inviata venerdì 21 marzo ai ministri Francesco Lollobrigida (Agricoltura), Antonio Tajani (Esteri, che venerdì 21 marzo ha presentato il Piano per l’export italiano) e Adolfo Urso (Made in Italy). Alla luce dei dazi minacciati dal governo di Donald Trump, che ha parlato di tariffe fino al 200% sui vini europei, l’ente di tutela chiede attenzione e sostegno alle imprese vitivinicole del territorio.

«Questo dazio – sono le parole di Rossi messe nero su bianco nel documento – potrebbe avere un impatto devastante sul settore vinicolo italiano e sulla nostra denominazione, che è una delle più storiche in Italia che, a oggi, su una totalità di circa 10 milioni di bottiglie annue, esporta nel mercato americano il 35 per cento». Parole che fanno il paio con quelle del presidente del Consorzio Vini Chianti Giovanni Busi che la scorsa settimana aveva a sua volta scritto al Governo, parlando di rischio vendemmia. 

Andrea Rossi, presidente del Consorzio del vino Nobile di Montepulciano

Incubo tariffe al 200%

Per la Docg Toscana, l’introduzione del super dazio «metterebbe in seria difficoltà i produttori che da anni investono in promozione proprio in questo mercato». Il riferimento è alle numerose attività svolte con fondi dell’Ocm vino. E se i dazi andassero a regime, il Nobile Docg potrebbe «perdere una forte quota di vendite». Il presidente Rossi ha ricordato come il 2024 sia stato per la denominazione senese un anno positivo in valore. L’export dello scorso anno ha rappresentato il 65,5% (contro il 66% del 2023) mentre l’Italia il restante 34,5%. Un altro 35% del mercato è rappresentato dalla vendita diretta in azienda. La torta delle spedizioni oltre confine di Nobile di Montepulciano è divisa a metà tra Europa e paesi extra-Ue. In America (tra Nord e Sud) va il 35%, mentre in Europa (esclusa Italia) il 29,2 per cento. Il marchio bio, in particolare, rappresenta oltre metà delle vendite estere.

L’appello al Governo

Cosa chiede il Consorzio? La lettera si conclude con un appello e una richiesta di un «intervento tempestivo e deciso da parte delle istituzioni italiane ed europee per scongiurare l’applicazione di tali misure». Il presidente Rossi parla di necessità di «avviare un dialogo costruttivo con le controparti americane per tutelare il nostro settore che rappresenta non solo un’eccellenza del made in Italy ma anche una componente essenziale della nostra economia». Ma il Consorzio va anche oltre e propone di accelerare sia la ratifica di accordo di libero scambio coi Paesi del Mercosur, al momento bloccato, sia eventuali altri accordi internazionali, oltre anche alla necessità di semplificare l’utilizzo di fondi Ocm ormai ingessati dal forte peso burocratico.

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