Cavit perde oltre 13 milioni di ricavi ma gli utili restano stabili a 4,8 mln di euro

3 Dic 2024, 16:48 | a cura di
Esercizio 2023-24 condizionato dalla dismissione delle attività "non core" di Casa Girelli, ma la cooperativa trentina rafforza il patrimonio e incrementa la remunerazione ai soci

Meno inflazione, meno costi per le materie prime in un quadro macroeconomico ancora instabile, ma i ricavi 2023-24 di Cavit hanno il segno meno, con 253,3 milioni di euro e un -5,2 per cento rispetto al precedente esercizio. Per la cooperativa trentina, che con oltre 5.200 viticoltori, vale oltre il 60% dell'intera superficie vitata provinciale, a pesare su un bilancio che ha perso 13,8 milioni di euro di fatturato è stata la dismissione delle attività non strategiche di Casa Girelli, che ha pesato (in negativo) per 18,2 milioni di euro, e il cui iter di fusione per incorporazione avrà effetti anche nell'esercizio 2024-25. «L'incorporazione di Casa Girelli è stata portata a termine nel rispetto delle maestranze - ha sottolineato il direttore generale Enrico Zanoni - senza compromettere la solidità aziendale, come dimostrano i risultati positivi delle attività core e il rafforzamento patrimoniale. Questa performance conferma la bontà delle scelte intraprese, che privilegiano la capacità di generare valore e consolidare la struttura patrimoniale e finanziaria, piuttosto che la mera crescita del fatturato».

Enrico Zanoni Assemblea Cavit 2024 (foto Daniele Panato/Agenzia Panato)

Redditività in linea con gli obiettivi strategici

Quest’anno, il bilancio consolidato include le controllate Cesarini Sforza SpA (100%), GLV Srl (80%) e Kessler Sekt & Co KG (50,10%), dopo l'incorporazione di Casa Girelli SpA, precedentemente controllata al 100% da Cavit SC (società capogruppo). L'operazione ha come obiettivo l'ottimizzazione della struttura societaria e all'efficientamento gestionale. L'assemblea dei soci, riunita lo scorso 27 novembre a Riva del Garda, ha infatti approvato risultati (chiusi a maggio 2024) da cui emergono due dati positivi. Il primo è la stabilità dell'utile netto: 4,9 milioni di euro rispetto ai 4,8 dell'esercizio precedente, nonostante la contrazione del fatturato. In sostanza, la redditività del gruppo si è mantenuta in linea con gli obiettivi strategici prefissati. Il secondo fatto è l'incremento del patrimonio netto oltre i 120 milioni (+6,1%) che, secondo quanto fa sapere il gruppo in una nota, rappresenta un ulteriore elemento di forza e assume particolare rilevanza nel contesto di mercato attuale, garantendo solidità per il futuro. La posizione finanziaria netta del gruppo si è attestata a 22 milioni di euro.

Lorenzo Libera confermato alla presidenza

Il presidente Lorenzo Libera è stato confermato alla guida della cooperativa di Ravina di Trento, che riunisce ben undici cantine sociali (presente nella top 10 Mediobanca), che ha una forte vocazione internazionale (75,7% dei ricavi). «Sono onorato di poter proseguire il mio impegno alla guida del Gruppo Cavit - ha dichiarato - e particolarmente soddisfatto dei risultati raggiunti che ci hanno permesso, anche in questo esercizio, di garantire un'adeguata remunerazione ai nostri soci». Al netto degli effetti dell'operazione su Casa Girelli, il bilancio di gruppo è positivo per l'1,8% anche grazie al buon andamento dei brand spumantistici: Altemasi Trentodoc (premiato coi Tre Bicchieri dalla Guida Vini d'Italia 2025), Cesarini Sforza, Kessler Sekt e lo Spumante Müller di Cavit. Avviata la fase progettuale per l'ampliamento della Cantina Spumante: i lavori inizieranno nel primo semestre 2025 e consentiranno di aumentare la capacità produttiva e di stoccaggio, ottimizzando l'efficienza logistica ed energetica.

Spumante

I mercati e in canali distributivi

Negli Stati Uniti, primo sbocco estero, Cavit tiene maggiormente rispetto a una generale contrazione del mercato e consolidando la leadership nel segmento del Pinot grigio. In Europa, a fronte di un rallentamento generalizzato dei consumi, la crescita è moderata, con positive performance nel Regno Unito (grazie all'Horeca) e a una ripresa della Gdo in Germania e Olanda. Positivi i segnali della spumantistica sui mercati asiatici, soprattutto Corea del Sud e Giappone. Negativa la Cina e ora si spera nelle partnership con due compagnie aeree nazionali. In Italia, il bilancio 2023-24 ha visto valori stabili (+0,9%) e volumi in calo (-3,9%), con una positiva performance nel canale moderno, grazie ai marchi Mastri Vernacoli e agli spumanti Cesarini Sforza. Nell'horeca, ci sono segnali di consolidamento, mentre nell'e-commerce si registra un riassestamento dopo la forte crescita del periodo pandemico.

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