I Barolo presi in esame sono quelli prodotti dai Poderi Aldo Conterno di Monforte dโAlba, in localitร Bussia. I vini dellโazienda, circa 80mila bottiglie allโanno, sono ricavati esclusivamente dalle uve raccolte nei 25 ettari dei suoi vigneti e secondo una rigorosa tradizione familiare, non vengono chiarificati nรฉ filtrati. Aldo Conterno era il figlio minore di Giacomo, il creatore del Monfortino: nel 1954, ventitreenne, emigrรฒ negli Stati Uniti e si stabilรฌ a San Francisco presso suo zio Franco. Stava progettando di avviare unโazienda vinicola in Napa Valley quando fu invece arruolato nellโesercito americano e inviato a combattere in Corea. Si congedรฒ due anni dopo e nel 1959 tornรฒ in Italia, dove assunse insieme al fratello maggiore Giovanni la responsabilitร dellโazienda di famiglia.
Dall'intesa svanita al successo internazionale
Ma la loro intesa non durรฒ a lungo: disapprovando il rigido tradizionalismo di Giovanni preferรฌ lasciare la Giacomo Conterno e creare nel 1969 unโazienda tutta sua con lโobiettivo di fare il Barolo come Gaja faceva il Barbaresco. Ci riuscรฌ realizzandone piรน dโuno, con lโobiettivo di esprimere tutte le sfumature di quellโesteso e variegato cru che รจ Bussia, e cercando, con unโesperienza di vita come la sua, di ottenere unโaffermazione internazionale per la sua produzione. I risultati sono evidenti nella tabella qui a fianco: a 12 anni dalla sua scomparsa, i suoi Barolo Gran Bussia, Colonnello, Cicala, Romirasco, sono quotati in assoluta prevalenza alle aste internazionali. E in questo periodo di ribasso generalizzato invece di arretrare hanno guadagnato il 5 per cento.