C'è un Amarone sorprendente che è riuscito ad andare in controtendenza e far risalire le sue quotazioni nelle aste 2024-2025

20 Feb 2025, 13:12 | a cura di
L'Amarone di Giuseppe Quintarelli in "meritata" risalita. E non solo perché è diventato un mito

Scomparso nel 2012, Giuseppe Quintarelli, detto Bepi, è diventato un mito, il mito dell’Amarone, protagonista di questa puntata. Ma è soltanto il mito che giustifica le quotazioni che questo vino ottiene alle aste? Mediamente, le 16 bottiglie elencate in tabella (sotto) sono state aggiudicate a 425 euro e le 14 annate che erano state valutate anche nel 2023 sono rincarate rispetto all’anno precedente del 4,68 per cento.

Quotazioni in controtendenza

Ora, una cosa è certa: in un momento di gravi incertezze come quello attuale, che ha provocato un ribasso generalizzato delle quotazioni, non c’è mito che tenga, se il prezzo di un vino aumenta, in controtendenza, vuol dire che quel vino l’aumento se lo merita, per le caratteristiche concrete, non per l’aureola che ha intorno al capo.

I motivi del successo

E le caratteristiche concrete derivano dal fatto che l’Amarone Quintarelli è sempre stato prodotto soltanto nelle migliori annate, con uve selezionate di corvina veronese, rondinella e cabernet sauvignon, più un 5% di nebbiolo, croatina e sangiovese, coltivate sui terreni ricchi di calcare e basalto del comune di Negrar, nel cuore della zona classica della Valpolicella. Spremute dopo essere state ad appassire in fruttaio per quattro mesi, la fermentazione spontanea del loro mosto dura 45 giorni, di cui 20 a contatto con le bucce, e il vino che se ne trae matura per sette anni in grandi botti di rovere di Slavonia. È questo metodo di produzione, rispettosamente tradizionale, che garantisce le caratteristiche di qualità all’Amarone con l’inconfondibile etichetta Quintarelli scritta a mano.

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