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Cari Tiktoker, il cestino del pane non serve a farci ingozzare. Ecco perché lo servono al ristorante

Il cestino di pane al ristorante serve a farci mangiare di più? No, scemenza: il video virale di TikTok è un fake, il pane è il più antico dono di ospitalità. E nel medioevo si serviva l'insalata per stimolare l'appetito!

  • 12 Luglio, 2024

Quando si tenta di dare spiegazioni razionali in cucina spesso si sbaglia. In particolare quando si tirano in ballo teorie complottiste. L’ultimo caso che sta facendo discutere è quello di una Tiktoker americana conosciuta come cowgirl.crystal che ammannisce spesso consigli su materie come la regolazione dell’insulino-resistenza, l’abbassamento del colesterolo, il controllo della pressione sanguigna e così via. Il tutto, naturalmente, condito da “noncielodikono!” che esiste da anni una bevanda miracolosa in grado di curare tutti le malattie metaboliche «approvata dall’Università di Sidney e dalla Cleveland Clinic».

Il complotto in scena su TikTok

Innanzitutto, solo un folle prenderebbe sul serio le indicazioni di chi pubblicizza una bevanda miracolosa su Tiktok, anche se è una cowgirl. A parte questo, l’attenzione dell’influencer si è puntata su un’usanza solo apparentemente innocua, ma che in realtà è un gigantesco complotto globale (a suo dire) ordito dai ristoratori di tutto il mondo.

Il cestino del pane diventa un’arma

In un contenuto diventato virale la cowgirl ci svela che il fragrante cestino del pane portato dal cameriere al ristorante non ci viene servito appena ci sediamo per una forma di cortesia, ma per farci alzare il picco di glicemia ancora prima di consultare il menu. L’effetto di sbocconcellare il pane sarebbe quello di indurci a ordinare più cose, facendo un favore al (malefico) ristoratore. Insomma non è colpa nostra se l’altra sera abbiamo mangiato come se non ci fosse un domani, ma è stato il cestino del pane che ci ha costretto.

Il pane: la più antica forma di benvenuto

Picco o non picco di glicemia, la verità è un’altra e non c’è nessun complotto: il pane a tavola viene portato perché è forse la più antica forma di benvenuto che si conosca. Fin dall’antichità non era concepibile iniziare nessun pasto senza che fosse servito il pane e il vino. Questi due alimenti hanno radici talmente profonde con la nostra cultura da essere diventati simboli religiosi per eccellenza. L’alimentazione odierna, ricca e sovrabbondante in ogni sua manifestazione, ha dimenticato praticamente il ruolo fondamentale del pane, vero centro del pasto attorno al quale ruotava tutto il resto, non a caso chiamato “companatico”.
Fare trovare, o portare, il pane sulla mensa era dovere imprescindibile di ogni ospite e non c’è nemmeno un dipinto medievale di un banchetto, povero o ricco non importa, che dimentichi di rappresentare le pagnotte in tavola.

Gesto tradizionale che viene ripetuto

Magari inconsapevolmente, oggi viene ripetuto quel gesto tradizionale di benvenuto, anche se forse non ce ne sarebbe bisogno, considerato che il consumo del pane è sempre più marginale nella nostra alimentazione.
Evocare teorie complottiste per spiegare un’usanza millenaria è fuori luogo, quasi quanto crederci.
La cowgirl ha ragione solo alla fine del video, quando consiglia di mangiare verdura all’inizio del pasto, in modo che le fibre aiutino a regolare l’assunzione degli zuccheri.
A proposito, lo facevano anche nel Medioevo, ma per il motivo opposto: perché erano le insalate fresche e leggere – e non il pane! – che all’inizio del pasto dovevano suscitare maggiormente l’appetito. Chissà, forse all’epoca c’era il complotto opposto…

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