ร lo chef dei primati. Dalle medaglie di bronzo, argento e oro al Bocuse dโor (praticamente le Olimpiadi degli chef), allโessere, al momento, lo chef dellโunico ristorante con il massimo voto della Michelin, peraltro situato allโottavo piano del complesso che ospita il bellissimo stadio di Copenhagen. Lui รจ Rasmus Kofoed, portavoce di una cucina lucida e dinamica, che abbiamo avuto modo di provare declinata nellโAutumn Universe, il menu degustazione dedicato allโautunno.
Nessuno ha la stessa percezione di perfezione, รจ infatti un concetto che varia troppo a seconda della sensibilitร e del gusto di ognuno. Ma qui al Geranium si puรฒ dire, senza timore di smentita, che tutto giri alla perfezione. A cominciare dalla sala, anchโessa dinamica e perfettamente oliata, tanto da trasmettere serenitร agli ospiti, i quali durante la serata a stento ricorderanno che in fondo alla sala cโรจ una cucina completamente a vista (per intenderci, non cโรจ nemmeno un vetro a far da divisorio), dove silenziosamente lavorano quindici cuochi piรน gli stagisti.
Se non fosse che spesso sono proprio loro a presentare i piatti agli ospiti: โPrima dei lavori di ristrutturazione, quattro anni fa, la cucina era leggermente spostata sulla sinistra e visibile da solo quattro tavoli, dopodichรฉ รจ stata messa al centro della sala e sono stati eliminati dei tavoli per guadagnare spazio e dar modo agli chef di raccontare e raccontarsi un poโโ, ci ha spiegato Mattia Spedicato, diventato col tempo sommelier e poi assistant manager del ristorante, che se non siete proprio pratici con lโinglese vi aiuterร a comprendere gli ingredienti piรน arditi.
Per pranzare o cenare al Geranium potete prenotare solamente online con una cauzione di 750 corone danesi (allโincirca 100 euro), tenendo presente che le prenotazioni vengono aperte 90 giorni prima rispetto allโinaugurazione dei vari menu stagionali. Una volta fatta la procedura online, la prenotazione va a buon fine solo se ricevete la mail di conferma. Oltre ai tavoli normali, il ristorante mette a disposizione il Fireplace Table prenotabile per gruppi di massimo sei persone e tramite mail, oppure lโInspiration Kitchen per gruppi piรน numerosi, una sala a sรฉ stante con tanto di altra cucina a vista. In questo spazio si trova pure la cella dove maturano le carni e fermentano le verdure.
Una volta seduti potrete provare uno dei quattro menรน stagionali: durante la nostra visita in corso cโera lโAutumn Universe, che prevede sei appetizers, nove piatti principali โ in cui compaiono dei cavalli di battaglia, come per esempio il marbled hake che vi spieghiamo sotto, e la portata dei pani โ e cinque dessert. Quanto costa? 2.600 corone danesi, allโincirca 350 euro, che tenendo conto degli ingredienti utilizzati, dello studio che cโรจ dietro ogni piatto e del benessere del personale (qui i dipendenti hanno tre giorni di recupero) non sono affatto tanti. E per chi se lo stesse chiedendo, non si esce con la fame! ร poi possibile scegliere tra cinque diversi pairing, quattro con i vini e uno con i succhi.
Foglie autunnali di topinambur da intingere nella salsa preparata con foglie di noce in salamoia e olio di noci. Il piatto viene presentato con fiori ed erbe raccolte in giro per la Danimarca, esteticamente stupendi che quasi viene voglia di mangiarli (non mangiateli).
Acqua di cetriolo, grasso di prosciutto e caviale di lumache di un paesino vicino Copenagen, dove una dolce signora le alleva.
Cannolicchi con crรจme fraรฎche, dragoncello, prezzemolo e scorza di limone, la conchiglia รจ commestibile e fatta di pasta fillo decorata con estratto di alga e carbone. ร una rievocazione di quando lo chef va a raccogliere le conchiglie insieme ai figli: lo chef per stare con la famiglia ha fatto da apripista a ritmi in cucina decisamente piรน umani: il Geranium rimane aperto, pranzo e cena, solo quattro giorni a settimana.
Polvere di tre tipi di funghi selvatici e mele al tartufo. Lโapoteosi dellโautunno.
Gel di olivello spinoso con formaggio cremoso, sotto aragosta alla griglia e succo di carote fermentate. Un piatto studiato per toccare quanti piรน gusti e consistenze possibili.
Caviale Oscietra e acqua, olio e semi di zucca. La genesi รจ partita dal contenitore: Rasmus durante un viaggio nellโisola di Bornholm si รจ innamorato delle sue rocce vulcaniche, cosรฌ si รจ fatto creare da Zelmer Olsen un piatto dove ferro, metallo e sabbia convivono armoniosamente, anche grazie alla presenza del piano di vetro. Fatto sta che guardando attraverso il vetro sembra di vedere delle piccole perle, da qui la presenza del caviale nel piatto. Per inciso, in questo menu anche i piatti hanno unโimportanza strategica, sia estetica โ qui il caviale sembra fluttui sullโacqua โ che tattile.
Capesante coperte da un gel di barbabietola e crema di rafano. Quando le capesante e la barbabietola (assai inflazionate) hanno un senso grazie al rafano.
Barbabietole gialle, alga Sรถl (Palmaria palmata), cozze disidratate e semi aromatici. Tra i due dischi di barbabietole cotte nel succo di barbabietole cโรจ lโalga islandese a dare il carattere umami, completano il piatto un purรจ disidratato di cozze, semi ed erbe aromatiche, salsa a base di latticello leggermente affumicato e olio che viene dallโestratto dalla stessa alga Sรถl. Un piatto etereo e potente al tempo stesso.
Marbled hake. Nasello, caviale e latticello, con polvere bruciata di steli di prezzemolo, olio di prezzemolo e squame di nasello fritte. Un piatto iconico del Geranium servito da due chef in maniera sincronizzata: menzione speciale per il ritmo tenuto dai ragazzi in sala, che a tratti sembra stiano danzando senza mai sovrapporsi.
Sedano rapa, mela e tartufo nero, al quale รจ susseguito la portata dei pani: stick al formaggio danese, muffin senza glutine con semi di canapa e zucca e pane di grani antichi, accompagnati dal burro con sopra della polvere di latticello caramellizzato.
Trota (sotto forma di mousse), erbe citriche, tra cui la lemon verbena, cavolfiore arrostito e cavolfiore fermentato, tutto legato da un consommรฉ di verdure.
Tartelletta di ostrica con alghe al tartufo. Da mangiare in un sol boccone, da plauso come lo chef sia riuscito a nobilitare ancor di piรน un prodotto come lโostrica.
Cipolle biodinamiche (precedentemente messe nellโaceto di barbabietola rossa) provenienti da una piccola farm biodinamica vicino a Copenhagen, tuorlo dโuovo e Vesterhavsost, un formaggio tipico della costa danese maturato sul mare, dove acquisisce note saline e minerali.
Cervo danese precedentemente frollato, tartufo, mela cotogna e pino. Il piatto perfetto per concludere con i dishes e iniziare lโultimo step dei dolci.
Un bite (morso) di barbabietola, ribes nero, yogurt di pecora frozen e tagete, detti anche garofani dโIndia.
โWalk in the danish forestโ. Lโalbero รจ preparato con prugna caramellata disidratata, alla base una crema infusa con polvere di asperula disidratata, rosa di uva spina ghiacciata al succo di acetosa verde. Con la stagione invernale, si sostituisce la parte verde con la frutta secca di stagione.
Gelato di cera dโapi e polline da accompagnare con mele essiccate e bacche di sambuco.
Mousse di caramello con chicchi di cerali tostati e granita di camomilla.
โThe end?โ. Mousse di liquirizia sotto forma di teschio dorato, dove stupore e gusto coesistono.
Geranium โ Copenaghen โ Per Henrik Lings Allรฉ 4, 8 โ +45 6996 0020 โ geranium.dk
a cura di Annalisa Zordan
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