Barche da pesca, montagne di reti, cantieri, uffici amministrativi, il colpo d’occhio su Fiumicino è ben diverso dall’immaginario dei placidi borghi costieri, ma anche da quello che si fantastica nella tratta tra l’aeroporto e Roma. Un energico centro del mare, ricca area archeologica e raro scrigno di biodiversità. Del Mediterraneo così saturo e vivido ci sono anche i profumi, quelli delle dune di Palidoro, dell’oasi di Macchiagrande, delle foci del Tevere e dell’Arrone o della spiaggia di Focene.
Pescatori di Fiumicino – foto Lido Vannucchi
Da Pascucci il mare si sente, eccome. L’odore della salsedine accompagna fino all’ingresso del ristorante, nella veranda striata dai raggi di sole, e ci consegna nelle mani di quello che sarebbe un sacerdote di Nettuno se fossimo nell’Antica Roma. La storia del ristorante è nota a molti. Pascucci al Porticciolo esiste dagli anni ’50 come punto di ristoro, l’unico sull’Isola Sacra. Le navi americane attraccano nelle vicinanze e gli ufficiali si fermano qui a dormire, mentre i soldati si invischiano in epiche scazzottate per questioni di donne. Un’altra epoca quella di nonno Pompeo. Quando lui muore, il locale passa a una gestione esterna, papà Giancarlo lavora nella pubblica amministrazione e Gianfranco ha altri piani per la testa: ama il mare, il windsurf, i viaggi; in cucina è un raffinato, gli piace deliziare i suoi con cene e manicaretti, Fiumicino gli sta stretta, lavora nei villaggi, conosce la fatica delle stagioni turistiche, impara a rapportarsi con le persone.
Vanessa Melis – foto Lido Vannucchi
L’incontro con Vanessa Melis è risolutivo: i due s’innamorano, vogliono costruire qualcosa insieme, nella loro cittadina. Caso vuole che da un giornale apprendano che la vecchia locanda del nonno è sottoposta a procedura giudiziaria per fallimento. Si comincia da zero, con difficoltà e sacrifici, inevitabili per arrivare a un presente brillante come pochi. Vanessa, donna di sala, con uno sguardo che conquista. Gianfranco che maniacalmente cattura essenze, visioni, consistenze. I luoghi marini ricostruiti non solo nell’evocazione estetica del piatto. Qui nascono le fondazioni di un’identità tirrenica orgogliosamente rivendicata boccone per boccone.
Gianfranco Pascucci – foto Lido Vannucchi
Pascucci studia, cerca, assaggia, sperimenta, prova e riprova. Lavora sullo stesso piatto per anni fino a renderlo perfetto e perfettamente aderente alla sua cucina in quel momento storico. La nitidezza delle preparazioni cela un’ossessione per il dettaglio. Con la minuziosità di un incisore, esalta il particolare nel trattare la materia prima più viva che ci sia: si potesse mangiare con la lente d’ingrandimento, si scoprirebbe la potenza d’insieme dei gesti con cui lavora il pescato. Ma non vuole che la tecnica esca dal ruolo di medium per farsi protagonista: l’ospite non deve sentire la fatica, piuttosto provare l’eccitazione della scoperta, come un navigante che vede terra. Pensiero, energia, visione, istinto. Se cambia uno stimolo, un’intenzione, un umore, ecco che il processo si rimette in moto.
Tratto dal libro “Com’è profondo il mare”, Gambero Rosso (2018)
© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati
La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
No results available
ResetNo results available
Reset