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"Un pasto caldo e qualche lattina di birra": il primo cachet degli Oasis in un pub inglese

Il ritorno della rock band britannica riporta alla luce un aneddoto affascinante legato a un concerto in un pub di Windsor: The Old Trout

  • 27 Agosto, 2024

Gli Oasis sono tornati, come annunciano sul loro profilo social “le armi hanno taciuto”, e il rock britannico si prepara a riaccendersi con un tour nel 2025 che toccherà 14 città nel Regno Unito e Irlanda. Ma c’è un aneddoto affascinante che lega il gruppo a un piccolo locale nel Berkshire, il The Old Trout. «Un pasto caldo e qualche lattina di birra» era tutto ciò che gli Oasis chiesero per suonare nel locale di Windsor nel 1994, poco prima del successo di Definitely Maybe. Questo piccolo pub era lontano dai palchi grandiosi che avrebbero conquistato poco dopo, ma quel concerto rappresenta un grande capitolo della loro ascesa nel mondo della musica.

Tutto cominciò al The Old Trout

Sono passati 30 anni dal lancio dell’album che segnò una svolta negli anni Novanta. Dopo la morte di Kurt Cobain e la fine del grunge, il britpop emerse con forza. Nell’estate del 1994, gli Oasis, Liam e Noel Gallagher, pubblicarono un disco che rivoluzionò il rock, proponendo un suono vivace e melodico che contrappose il loro stile all’oscurità del grunge, prendendo ispirazione dai Beatles. La notizia della reunion ha scosso (positivamente) il mondo della musica. Dopo anni di speculazioni e speranze, il ritorno della band promette di riportare sul palco la magia di successi come Wonderwall e Don’t look back in anger. I biglietti, che saranno disponibili a partire dal 31 agosto, sono previsti in rapido esaurimento, con stime che parlano di guadagni potenziali di 400 milioni di sterline.

«Un pasto e 24 lattine di birra»

Prima di conquistare le classifiche mondiali, gli Oasis si esibirono al The Old Trout, un pub di Windsor che, sebbene abbia chiuso i battenti già da diversi anni, ha avuto un ruolo significativo nella scena musicale degli anni Novanta; il tipico locale non convenzionale, nelle compagne di una Londra eclettica e innovativa, con una sala sul retro che ospitava le giovani band emergenti (tra cui anche i Blur) per pochi – ma appassionati – spettatori e serviva birra e pie and mash (le torte salate ripiene di carne). È qui che è stato ritrovato un vecchio contratto musicale della band per la serata del maggio 1994 e messo subito all’asta nel 2021. Conteneva richieste dettagliate come “un pasto caldo di buona qualità” e “24 lattine di birra”, a quanto rivela il quotidiano britannico The Times, al posto di un compenso in denaro.

Il contratto è stato venduto tre anni fa per una somma di 4mila sterline (circa 4.700 euro), dimostrando l’interesse duraturo per la band e per la sua storia. Questo documento non solo rappresenta un pezzo di memorabilia musicale, ma offre anche uno spaccato su come la band ha cominciato a fare i primi passi nei piccoli palcoscenici di locali fuori città, senza troppe pretese, prima di diventare personaggi iconici. Il The Old Trout, con la sua atmosfera intima e il suo ruolo cruciale nel lancio di molti artisti, continua a vivere nei ricordi e nelle storie che fanno parte della narrativa del Britpop.

Mentre ci si prepara per il nuovo tour, è affascinante pensare a come un semplice locale – oggi a noi sconosciuto – possa aver giocato un ruolo così significativo nella storia di una delle band più iconiche degli anni Novanta. E se il rock britannico è oggi così ricco e vario, è anche grazie a luoghi come il The Old Trout.

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