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Musica elettronica prodotta con i funghi. L'idea geniale (e un po' folle) di un compositore canadese

Tarun Nayar, musicista-biologo, fa suonare i funghi (ma anche fiori e frutti) attraverso un sintetizzato-re che converte i segnali bioelettrici in informazioni musicali

  • 07 Novembre, 2023

Produrre musica dai funghi: ci è riuscito Tarun Nayar, musicista canadese che realizza brani ispirati alla natura, condividendoli sui social. Il progetto è stato chiamato “Modern Biology”. Una formazione in biologia combinata con lo studio della musica classica indiana hanno dato origine a questo fenomeno: 207mila follower su Instagram e oltre 803mila su TikTok. Esplorando il profilo di Nayar è possibile ascoltare alcune delle sue composizioni realizzate con i funghi.

 

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Un post condiviso da Tarun Nayar | Modern Biology (@taruntspoon)

Come suonano i funghi

Tarun Nayar definisce la sua musica “orgasmica”. Ma come riesce a realizzarla? Utilizzando un sintetizzatore che converte i segnali bioelettrici in informazioni musicali, come variazioni di tono e ritmo, che vengono poi sovrapposti alle composizioni musicali. Creando brani davvero suggestivi. Il musicista biologo ha tenuto numerosi concerti immersi nella natura per far ascoltare la sua musica. A Stoccolma, dove Nayar si è esibito a ottobre, ad esempio, sono stati utilizzati come “strumenti musicali” una splendida (e velenosa) Amanita Muscaria e dei finferli, che sono poi stati mangiati dopo il concerto.

 

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Come è nata l’idea

“Modern Biology” è un progetto a cui Tarun Nayar ha lavorato per anni, partendo da due delle sue grandi passioni, la natura e i sintetizzatori, e studiando le loro possibili combinazioni. “Negli ultimi anni ho esplorato il modo in cui i due si relazionano: come le macchine analogiche possono entrare in dialogo con l’ambiente naturale” spiegava il musicista in un post Instagram del 20 agosto 2021 con cui presentava il suo progetto. Che è in continua evoluzione: “Stiamo ancora imparando molto su come i funghi usano l’elettricità per comunicare e cosa significa” spiega il compositore.

Non solo funghi

La tecnica studiata da Nayar può essere in realtà replicata su ogni organismo vivente, registrandone i segnali bioelettrici: dai fiori alle mele, fino agli esseri umani. E infatti nel profilo Instagram del musicista si possono ascoltare brevi estratti di composizioni realizzate usando non solo funghi, ma anche cactus, gigli di tigre, peperoncini, frutta e un girasole su cui si erano posate due api. Anche i loro segnali bioelettrici sono entrati a far parte della melodia.

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