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Le migliori cresce marchigiane si trovano vicino a un’antica abbazia

Addentare una crescia ripiena seduti su un prato, ammirando un’antica abbazia benedettina: è possibile con Chiosco al Furlo, tra gli street food più buoni d’Italia.

  • 03 Settembre, 2023

Il paradiso dovrebbe essere più o meno così: crescia calda, prosciutto, frittini da mangiare al fresco di una pineta. Una crescia come quella del Chiosco al Furlo dove è nata la crescia “vonta”. Impasto di farina, uova, strutto, acqua, sale e pepe, cotto sulla graticola come tradizione vuole. Da gustare seduti all’ombra immersi nel verde, con vista sull’abbazia del X secolo. Siamo nella Gola del Furlo, località Pianacce, un angolo di pace ad Acqualagna dove la famiglia Martelloni sforna cresce da mattino a sera, regalando uno degli street food più buoni che ci siano.

Mangiare nella Gola del Furlo: il chiosco dell’abbazia

Quando si dice da mattino a sera, qui, si fa sul serio. Il chiosco è aperto dalle 8 fino a mezzanotte, affollatissimo nei mesi di luglio e agosto grazie al grande turismo che da qualche anno sta interessando il territorio marchigiano, ma in realtà sempre pieno. “Non c’è differenza tra pre e post Covid per noi” racconta Cesare Martelloni, sempre indaffarato tra piastre e farciture, ma capace di regalare un sorriso a ogni cliente. “Ormai l’insegna è conosciuta, sono tante le recensioni che si trovano sui social… molti vengono qui solo per confermare che i prodotti siano veramente buoni come si dice in giro”. E poi ci sono i tanti clienti affezionati: parliamo di 53 anni di attività. È il 1970 quando, accanto alla storica abbazia benedettina, spunta questo chiosco di cibo da strada. L’obiettivo, da allora fino a oggi, è sempre lo stesso: proporre una cucina semplice, casalinga, di quelle che non stancano mai.

La crescia vonta di Chiosco al Furlo

Missione compiuta per la famiglia Martelloni, che prepara le cresce con prodotti locali, dalla salsiccia di prosciutto alla “goletta” (guanciale di maiale), dalla pancetta allo stracchino, ingredienti che vanno ad arricchire le farciture delle cresce, che spaziano dal classico crudo e formaggio alle verdure grigliate con gorgonzola. Ma ci sono anche piatti freddi, olive all’ascolana, crocchette di pollo e altri fritti, per accontentare un po’ tutti. Regina indiscussa del menu, a distanza di molti anni, è sempre lei, la crescia vonta, “che si differenzia per la cottura alla griglia, mentre generalmente la crescia marchigiana viene fatta in forno”. Semplice e golosissima, è il punto di forza del chiosco, che può contare su un altro elemento unico nel suo genere: la posizione privilegiata in mezzo alla natura, “io sono anche una guida storica, per me lavorare vicino a questa abbazia è ancora un’emozione… in generale, qui si sta bene, c’è un’atmosfera rilassata, ritmi più lenti, le persone che vengono da noi amano rilassarsi al fresco”.

 

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