Mangiare erbe amare è una consuetudine del periodo primaverile, sia dettata dalla “penitenza” della quaresima, sia dai benefici che queste piante offrono all’organismo affaticato dai fasti invernali. Spesso queste foglie amare finiscono in deliziose frittate. Quella al luvertin è una specialità piemontese che merita un assaggio.
Il luvertin è il nome utilizzato in Piemonte per indicare il luppolo selvatico, ma a seconda della zona viene chiamato in maniera differente (lavertin, laurtin o lovertin, ad esempio). È una pianta dioica, cioè che ha esemplari sia maschili che femminili. I fiori femminili, chiamati strobili, sono utilizzati per la produzione della birra. Le cime del luvertin maschile, invece, specialmente nella cultura contadina si impiegano in gustose ricette. È un’erba spontanea versatile che cresce sulle rive dei corsi d’acqua, spesso in mezzo a rovi e siepi, e ai margini dei boschi, sia in pianura che in montagna, fino a 1.200 metri di altitudine. Il luvertin si raccoglie in primavera. Nell’aspetto i germogli maschili assomigliano agli asparagi, per questo spesso viene anche chiamato “asparago selvatico”. Come insegnano le nonne piemontesi, il luvertin è un grande alleato in cucina.
Un tempo era un ingrediente comune nella cucina piemontese. Tuttavia, con l’urbanizzazione e la scomparsa di molti spazi verdi, il luvertin è diventato sempre più raro da trovare. Si tratta di un ingrediente semplice e versatile che può arricchire i piatti con gusto e salute, perfetto da consumare durante il cambio di stagione per depurarsi e rimineralizzarsi. È infatti un ortaggio ipocalorico, ricco di sali minerali e antiossidanti. Inoltre, ha proprietà tonificanti, rinfrescanti, rilassanti, sedative, diuretiche e lassative. Purifica il sangue e stimola le funzioni epatiche. Le cime possono essere utilizzate per preparare risotti, insalate, minestre, frittelle, ripieni, zuppe e un delizioso pesto. In alternativa si possono lessare per 5-10 minuti e condire con olio, sale e limone, oppure saltarle in padella con un po’ di burro. L’impiego preferito per il luvertin è tuttavia la frittata. Ecco la ricetta.
Ingredienti
4 uova
30 ml latte
Parmigiano Reggiano grattugiato
200 gr di cime di luvertin (10-15 cm della parte superiore)
Sale
Sbattere le uova e aggiungere un cucchiaio di formaggio grattugiato, sale e latte.
Lessare il luvertin in abbondante acqua salata, oppure rosolare per una decina di minuti in una noce di burro.
Tritare e far raffreddare, poi aggiungere alle uova sbattute, e cuocere la frittata in padella con un filo d’olio.
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