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lutto

È morto il Cavaliere Angelo Pepe. Ha portato un sogno d'Italia in Belgio

Imprenditore del mangiare e del bere, ha costruito con grandi sacrifici una serie di ristoranti italiani di successo in Belgio per poi riqualificare i vigneti in Irpinia. La figlia Milena ha coronato il suo sogno

  • 24 Luglio, 2024

Angelo Pepe si è spento a 67 anni nella città che da anni l’ospitava: Bruxelles. La sua carriera è stata esemplare. Parte da un piccolo paese dell’Irpinia, Luogosano, consegue una laurea in Lingue e poi il viaggio all’estero. In Belgio con grandi sacrifici mette su un percorso brillante. Inizia come cameriere nei bistrot per poi aprire nel 1979 il suo primo ristorante: Sogno d’Italia. All’epoca non c’era niente di simile in città, ma Angelo è molto determinato a portare i sapori nostrani, in particolare della sua Irpinia, tra le tavole del Nord Europa. Il locale funziona eccome, negli anni successivi apre altri 5 locali sempre nella capitale. E diventa un punto di riferimento solidissimo per la comunità italiana in Belgio.

Nel 1998 il Presidente Oscar Luigi Scalfaro lo nomina Cavaliere della Repubblica “per meriti sul lavoro, le sue qualità morali, per il suo attaccamento al lavoro e per l’alta professionalità”. Angelo non aveva mai perso contatto con la sua terra d’origne, Luogosano è un paese da 1000 abitanti nella Valle del Calore. Instancabile lavoratore, amava la buona tavola e soprattutto il vino, una passione che ha tramandato in maniera fedele ai suoi cinque figli. In particolare Milena, nata a Bruxelles nel 1979, ha voluto proseguire il sogno del padre. Dopo la laurea in enologia ed esperienze formative tra Borgogna e Rodano, decide di lasciare il Belgio per tornare in Campania.

Ritorno alle origini

Con Angelo decidono di riqualificare e rinnovare i vigneti di famiglia in Irpinia e in pochissimo tempo mettono in piedi una cantina e una struttura ricettiva bella e articolata: Tenuta Cavalier Pepe. Milena segue in prima persona tutte le fasi, dedica anima e cuore al progetto. Il rilancio è del 2003, nel 2005 arrivano i primi vini che in pochi anni trovano riscontri e sono distribuiti sia in Italia che all’estero. In vigna trovano spazio principalmente l’aglianico tra i rossi e un tris di varietà bianche: fiano, greco e coda di volpe. In totale parliamo di circa 70 ettari vitati che si collocano tra i territori di Luogosano, Sant’Angelo all’Esca, Montefusco e Torrioni.

“Luogosano perde un figlio illustre che con orgoglio ha portato nel mondo tanto della nostra terra, caro Angelo grazie per tutto quello che hai fatto”, ha dichiarato Carmine Ferrante, sindaco di Luogosano dove domenica alle ore 16 avranno luogo i funerali.

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