Dissetante, leggero, colorato: l’estate in un bicchiere. Si chiama Pimm’s numero 1, il cocktail più in voga nel Regno Unito quando le temperature si alzano, ma per gli inglesi è semplicemente il Pimm’s, sapore di casa, di grandi feste all’aperto, serate al pub, tornei sportivi. La ricetta è semplice: alla base c’è l’omonimo liquore, poi frutta fresca, limonata, erbe, ghiaccio: la gradazione alcolica è bassa, il gusto fresco e leggero, forse un po’ infantile ma di certo uno di quei sapori di cui non ci si stanca mai.
È nato proprio con questo obiettivo, il liquore dal colore rosso scuro. James Pimm, pescivendolo che nell’Ottocento aveva aperto un oyster bar, cercava un drink speciale, che potesse accompagnarsi bene con i frutti di mare e aiutare la digestione: poco alcol e tanta freschezza, per invogliare a ordinarne ancora. Riuscì a trovare la formula magica a metà anni ’30, usando un mix di gin, erbe, spezie e chinino, elemento ricavato dalla corteccia della pianta Cinchona, usata in passato per curare la malaria. Il risultato fu un liquido dolce e leggermente speziato, dalla ricetta segretissima: si dice che solo sei persone al mondo attualmente in vita conoscano il giusto dosaggio degli ingredienti.
Nel 1851 arrivarono anche il Pimm’s N2 e N3, rispettivamente fatti con scotch e brandy, e il prodotto si fece sempre più strada nel mondo fino a essere venduto su scala commerciale nel 1859. Sei anni dopo, il marchio passò in mano all’imprenditore Fredrick Sawyer, che in seguito vendette l’attività al sindaco di Londra, Horatio Davies, che trasformò l’oyster bar e il Pimm’s in un franchising. Il successo durò fino al 1970, sotto la proprietà della Distillera Company, quando il Pimm’s n. 2 e 3 furono eliminati e acquistati dalla Guinness.
Dal 1997 il Pimm’s è parte della multinazionale Diageo ed è ancora oggi il cocktail dell’estate per i britannici. Oltre a essere il signature drink del torneo di Wimbledon, dove ogni anno vengono venduti oltre 300mila cocktail Pimm’s l’anno. Ma come si serve? Limonata, cetrioli a fettine, fragole (o altra frutta fresca) e menta è l’abbinamento preferito dagli inglesi: qualche cubetto di ghiaccio e il gioco è fatto, una preparazione facile da fare in casa ma spesso presente anche nei pub, soprattutto quelli di campagna con grandi spazi all’aperto, dove viene servito in grandi recipienti da condividere.
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