Ad accompagnarci nel percorso di conoscenza di quella che può essere considerata la più antica acetaia al mondo – Acetaia Giusti – è il titolare Claudio Stefani Giusti che rappresenta la 17esima generazione della famiglia che dal 1605 custodisce la tradizione dell’Aceto Balsamico di Modena. Una lunga storia che da qualche anno è racchiusa all’interno del museo aziendale dove sono raccolti cimeli, attrezzi, premi e documenti che testimoniano la fervida attività produttiva nel corso di questi secoli.
«Sapere come si produce un buon aceto da solo non basta più. Abbiamo un prodotto prezioso da raccontare e proprio per questo dobbiamo far leva sull’identità». Una riflessione che Claudio Stefani Giusti ha cominciato a fare dopo il suo ritorno in azienda, quando i soci avevano intenzione di vendere tutto, ma il padre gli chiese di prendere in mano la situazione. La sua percezione del brand Giusti è stata sempre legata alle mura di casa, ricompreso nella sfera familiare, ma dopo un viaggio negli Usa si è reso conto del peso e della grande reputazione che il marchio aveva all’estero. Da qui la scelta di cambiare passo. Dal 2005 è stato creato il sito web, il catalogo dei prodotti che prima non esisteva, e si è puntato tutto su una solida rete commerciale. Oggi in Acetaia Giusti lavorano 50 persone (nel 2005 erano otto), l’età media si aggira intorno ai 30 anni e il fatturato dello scorso anno ha segnato un +25 per cento arrivando a 17 milioni di euro.
Di grande importanza vengono ritenute le visite in azienda. «Qui siamo sempre aperti. Accogliamo pullman di turisti da ogni parte del mondo e chi vuole, se non sono grandi gruppi, può arrivare anche senza troppo preavviso». Gli spazi sono estremamente curati e pensati per essere a misura di un turismo consapevole e curioso. La ristrutturazione del borgo ha richiesto un investimento di 2 milioni di euro, spesi per assecondare un trend in crescita come quello delle visite. Protagonista del percorso di conoscenza è il Museo Giusti, un prezioso contenitore di storia dell’aceto balsamico di Modena. Non meno affascinante è lo spazio dedicato alle antiche acetaie dove è possibile ammirare le botti centenarie che ancora contengono il prezioso condimento. Altro momento fondamentale del percorso di avvicinamento all’aceto balsamico è quello della degustazione che viene svolto in un’apposita sala. Nel complesso lo scorso anno l’Acetaia Giusti ha accolto 30mila curiosi e appassionati con una percentuale di stranieri intorno al 70%.
La degustazione di tutto il ventaglio di prodotti aziendali permette di immergersi in modo esclusivo e totalizzante nel mondo dell’Aceto di Modena Igp, del Tradizionale di Modena Dop e di tutti gli altri condimenti della casa. Un trionfo di note aromatiche e di consistenze più o meno dense che fanno pensare agli abbinamenti più disparati: da quelli più adatti a formaggi e latticini a quelli per le insalate, passando per condimenti per carne e pescato da gustare a seconda delle ricette. Di grande fascino sensoriale è il prodotto di punta dell’azienda: il Giusti 100 Riserva. Al naso si apre con sensazioni di miele, vaniglia e legno di botte. Al palato è cremoso, denso, di straordinaria persistenza e gioca su note di tabacco Virginia, liquirizia, mallo di noce, mirtillo e noce moscata. Un’esplosione e un intreccio di sapori che, a livello di complessità aromatica non è facile da riscontrare in altri prodotti.
Museo Giusti – Modena – Strada Quattro Ville, 155 – giusti.it
© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: dpo@class.it
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati
La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
No results available
ResetNo results available
Reset