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Lucca: video intervista a Cristiano Tomei che trasferisce L'Imbuto a Palazzo Pfanner

Lo chef viareggino si racconta alla vigilia del debutto del suo ristorante nel palazzo reso celebre dalle riprese del Marchese del Grillo. Ecco come sarà il nuovo Imbuto di Lucca.

  • 07 Gennaio, 2019

Con un inizio d’anno decisamente carico di novità Cristiano Tomei saluta l’arrivo del 2019 che lo vedrà ancora alla guida de L’Imbuto, ma in uno spazio nuovo e suggestivo. Così la Befana appena trascorsa porta via con sé più di sei anni d’attività maturati all’interno del museo d’arte contemporanea di Lucca con l’entusiasmo di un percorso sempre in crescita, primo motore di un fermento che oggi fa della cittadina toscana una delle scene gastronomiche più divertenti e stimolanti del panorama nazionale. Al Lu.C.C.A. L’Imbuto di Cristiano Tomei ha inaugurato nel 2012, adattandosi a spazi (specie la cucina, davvero di fortuna) non propriamente ideali per il lavoro di un ristorante. Ma la simbiosi ha tutto sommato funzionato benissimo, e la tavola dello chef viareggino è diventata una delle più ambite d’Italia.

il giardino di Palazzo Pfanner

Oggi, a pochi giorni dal nuovo inizio a palazzo Pfanner, che inaugurerà alla metà di gennaio, lui non fa fatica ad ammetterlo: “Stavo benissimo, ma si è presentata l’occasione per trasferire il ristorante in un posto magico della città, che è legato a tanti ricordi e a un grande regista viareggino come me, Mario Monicelli, che qui ha girato il Marchese del Grillo”.

L’Imbuto a Palazzo Pfanner

E allora l’Imbuto rinascerà nelle ex scuderie del palazzo (da museo a museo), con l’opportunità di sfruttare anche parte del bellissimo giardino nella bella stagione, e le cantine storiche messe a disposizione dalla famiglia Pfanner: “Davvero uno spazio incredibile; qui sei in città, in campagna, dentro a un film, e io sono entusiasta. Mi considero ancora un giovane che cucina, e riparto con un sacco di energia”. A disposizione spazi più funzionali, una cucina che per la prima volta Tomei ha tagliato su misura per le proprie esigenze, con una parte interamente dedicata alle cotture alla brace; e due sale per gli ospiti, oltre alla sorpresa riservata a chi vorrà sperimentare un’esperienza speciale, “uno spazio privato con un solo tavolo, per vivere con noi una giornata più intensa”.

Fontane e statue nel giardino di Palazzo Pfanner

Il nuovo assetto garantirà maggior respiro alla parallela attività di catering ed eventi, finora gestita tramite le cucine di Satura, e questo darà nuovo slancio ai progetti imprenditoriali di una squadra sempre più affiatata: “Sono fortunatissimo, perché dopo molti anni ho trovato l’assetto ideale. Ho una brigata straordinaria, un laboratorio in fermento, un’attività che gira bene. E qui potremo crescere moltissimo”. Con la garanzia di non tradire le origini: “Siamo e resteremo l’Imbuto”. Un ottimo proposito per (ri)cominciare.

 

video di Massimiliano Tonelli

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