Notizie / Rubriche / Nuove aperture / Mai assaggiati i tangguozi?

Ristoranti, Rubriche, Nuove aperture

Mai assaggiati i tangguozi?

Così belli che quasi spiace mangiarli: sono esattamente così i dolci proposti da Dashi, nuovissima apertura in zona Loreto a Milano

  • 17 Settembre, 2024

Forse la parola dashi vi farà venire in mente il celebre brodo alla base di molte preparazioni della cucina orientale, come la zuppa di miso o di noodles, ma è solo perché non avete provato ancora Dashi, la nuova pasticceria cinese in via Porpora 14, zona Loreto. Lontana da Chinatown, ma situata comunque in quartiere dove le specialità cinesi sono grandi protagoniste della scena gastronomica (come non citare Maoji o Le Nove Scodelle) da Dashi ci si reca per il rituale del tè, accompagnato da dolci artigianali tipici della tradizione cinese.
La vista è sicuramente il primo senso a essere travolto: le creazioni di Dashi sono bellissime e attraggono immediatamente per le loro forme inconsuete, come quelle dei dolcetti a forma di ananas o di guscio di arachidi. Insieme alla ben curata atmosfera del locale, anticipano all’istante un’esperienza altamente instagrammabile – come piace molto in quest’epoca – ma non è tutta estetica.

1400 anni di tradizione

Il bancone della pasticceria è variegato, lasciando spazio persino a qualche incontro con l’Italia per chi vuole rimanere su terreni più abituali, come nel caso del tiramisù al tè matcha, ma i veri protagonisti della merenda pomeridiana sono i tangguozi, dolcetti da tè risalenti alla dinastia Tang (618-907) che possono assumere migliaia di forme diverse a seconda del periodo dell’anno.
Fiori di loto, fiori di pesco, animali o frutti, ciascuno dei quali custodisce un significato specifico. Gli ingredienti principali sono la farina di fagioli bianchi e la farina di riso, che permettono di ottenere quella consistenza glutinosa tipica della cucina cinese, mentre i colori vengono realizzati con polvere di frutta o verdura.

Le creazioni di Dashi non fanno eccezione: i tangguozi sono realizzati a mano con dedizione; le loro forme, i colori e i profumi si mescolano a quelli del tè per una cerimonia in grado di celebrare e far assaporare il passaggio tra una stagione e l’altra, proprio come vuole la tradizione.
Da provare anche i dolcetti a forma di fiore di giuggiolo chiamati Zaohua, realizzati con pasta di giuggiolo (conosciuto anche come dattero cinese) e gustati originariamente in occasione delle cerimonie della famiglia reale Qing.

Non saremmo a Milano senza l’aperitivo

Dashi è aperto dal martedì alla domenica, da mezzogiorno a mezzanotte, permettendo di godersi anche un aperitivo diverso dal solito. Accanto ai dolci tipici c’è anche una proposta salata e una piccola selezione di cocktail di ispirazione orientale, come quello a base di shiso, il cosiddetto basilico giapponese.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE...

Corsi per Appassionati

Corsi per Professionisti

University

Master

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati

La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.

In edicola

No results available

Reset

No results available

Reset