Danilo Frisone e Saverio Crescente lavorano insieme da più di dieci anni. Rispettivamente chef e patron del ristorante Grano – in Piazza Rondanini, nel centro di Roma – ancora una volta insieme si apprestano a intraprendere un nuovo progetto, sull’altra sponda del Tevere. Cresci è l’insegna che segnala lo spazio appena completato nell’edificio che un tempo tutti conoscevano come Casermaggio alle Fornaci, fulgido esempio di quella edilizia popolare in cerca di lustro nella Capitale del primo Novecento, non distante da piazza San Pietro. In via Alcide de Gasperi, il locale affaccia su strada con quattro vetrine, che invitano il quartiere a entrare, per fare di Cresci un nuovo ritrovo per tutta la giornata. Diverse, quindi, sono le anime che si ritrovano sotto lo stesso tetto: Cresci è forno, osteria, pizza e cocktail, in osservanza di un format di ristorazione onnicomprensivo che oggi va per la maggiore.
Nello specifico, però, l’ispirazione è diretta eredità di un progetto pionieristico com’è stato ‘Gusto a Roma, ormai più di vent’anni fa. Da quell’esperienza arrivano Danilo e Saverio, come del resto i due professionisti che hanno scelto di coinvolgere nell’avventura: l’architetto Roberto Liorni, che dopo ‘Gusto ha incasellato lavori molto apprezzati in città e di Cresci ha curato il progetto; e Pino Mondello, guru di lunga data della miscelazione romana, che sarà responsabile del banco per regalare un’anima molto personale alla drink list di Cresci. Nei 165 metri quadri a disposizione, Liorni ha articolato un locale diviso tra spazi di lavoro ben organizzati – il laboratorio a vista di pane e pizza, la cucina, il banco per caffetteria, mescita e cocktail – e sala per gli ospiti, circa 50 coperti più i 30 disponibili nel dehors.
Dal Forno (che omaggia oltre 40 anni di panificazione nello stesso spazio che oggi ospita Cresci), sin dalle 7 del mattino, arriva una piccola proposta di pane tradizionale (farine selezionate e lievito naturale), ma soprattutto le pizze in teglia a rotazione al banco. Ma il laboratorio produce anche cornetti e lieviti per la colazione, quando l’offerta della casa prevede anche il classico pane, burro e marmellata.
La cucina dell’Osteria, invece, lavora a pranzo e cena, dialogando con il forno: in carta anche scarpetta con trippa al sugo, pane e porchetta e una sezione dedicata alle pizze in teglia (in formato quadrato, per aperitivo, antipasto o a portar via), con i topping ideati dallo chef, come la farcitura con stinco di vitello brasato e cime di rapa, l’abbinamento pesto di indivia e baccalà. Ma dalla cucina arrivano anche piatti della tradizione territoriale: maltagliati acqua e farina con baccalà, tagliatelle al ragù di cortile, costolette d’abbacchio mollicate, petto di vitello bollito con salsa verde, carni al sugo.
Il bancone sarà il punto focale dell’Osteria: operativo da mattina a tarda notte, cambierà per assecondare le esigenze della giornata. E dalle 17.30 il protagonista è Pino Mondello, con la drink list suddivisa in Cocktail Martini, Gin and Tonics, Intramontabili, Long Drink, Aperitivo. Apertura 7 su 7, dal mattino a tarda sera. A partire da lunedì 18 marzo.
Cresci – Roma – via Alcide de Gasperi, 11-17 – www.cresciroma.it
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