State calmi, se potete. Meglio ancora con un calice per salvarsi dai ritmi frenetici e alleggerire l’anima. Da slow food a slow wine, un altro passo verso il relax in una parentesi serale da vivere con calma. Il ricordo di Ernesto Calindri con la famosa pubblicità del Cynar anni Settanta è più vivo che mai: “Contro il logorìo della vita moderna”. Con questo spirito, e tanti spirits, nasce a Roma Lento, il nuovo “slow wine restaurant” che propone un’esperienza culinaria diversa dal solito.
Un angolo di quiete nel panorama gastronomico capitolino, dove assaporare un calice di vino e lasciarsi conquistare dai piatti della tradizione rivisitati in chiave contemporanea dal giovane chef a capo della cucina. Una vineria con cucina che, inaugurata solo da poche settimane, si sta già facendo apprezzare dai più attenti e appassionati food lovers. Lento nasce dalla passione condivisa di tre amici innamorati del vino, del cibo e di Roma, desiderosi di creare quel locale che avevano sempre cercato. “Lento è un elogio alla calma e al rispetto dei vini e delle pietanze che serviamo – spiegano Marco, Federico e Marco, i tre fondatori – “Non è un caso che molti dei piatti del nostro menù richiedano cure e preparazioni che rappresentano lente. Lento è il nostro omaggio alle origini e a quel rapporto di convivialità e confidenza che un tempo si instaurava tra clienti e ristoratori e che, purtroppo, oggi sta scomparendo”. Non imprenditori ma “osti contemporanei che hanno creato un luogo dove il tempo smette di correre e ricomincia a scorrere, dove possiamo esprimere al meglio la nostra passione“.
Piatti signature per i palati più esigenti. Ai fornelli c’è Francesco Ferraioli, che promette di offrire un’esperienza culinaria completa, dall’aperitivo alla cena. Materie prime selezionate, provenienti da piccoli produttori locali e artigiani sono alla base di ogni piatto, come le erbe spontanee raccolte a mano. Tra i piatti da provare, gli Spaghettoni burro alpino affumicato, tarallo e agrumi, la Tartare di sedano rapa, mirtilli e finocchietto, e poi la vellutata di zucchine, piselli freschi, menta e pepe del Camerun. In abbinamento, birre, vini e distillati, ma soprattutto tanti vini tra cui scegliere: al momento, sono disponibili più di 120 etichette tra Italia, Francia e Spagna, con una predilezione per i vitigni autoctoni e le produzioni artigianali.
Per chi non volesse fermarsi a cena, ci sono piatti di salumi e formaggi, crostini con salse homemade, pulled pork o pulled beef da stuzzicare insieme a un buon calice. Merita un assaggio, poi, l’hot dog, preparato con un morbido bun a base di farine di grani antichi, salsicce artigianali e senape della malga di Pretzhof. Per gli amanti del caffè ci sono delle selezioni in filtro o alla moka, mentre i tea lovers posso scegliere tra pregiate miscele provenienti da tutto il mondo, dai delicati tè verdi giapponesi ai tè neri indiani dal carattere deciso, da sorseggiare gustando i dolci fatti in casa. Lento, però, non è solo un ristorante, ma un luogo di cultura e incontro. Nei prossimi mesi, infatti, negli spazi del locale verranno organizzati corsi di avvicinamento al vino e incontri con i produttori che riforniscono la dispensa del locale, così da creare occasioni di incontro e avvicinare i clienti e, perché no, anche gli abitanti del quartiere, alle storie e alle persone che contribuiscono a creare la realtà di Lento.
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