Il Mezcal, distillato agricolo per definizione, ha superato la fama della cugina messicana Tequila, sempre figlia dell’agave messicano. La sua qualità artigianale e il suo sapore autentico ha portato le etichette più pregiate nei bar di tutto il mondo e ha reso il mezcal un ottimo compagno dei più importanti mixologist internazionali. Vi raccontiamo 7 etichette degustate direttamente in Messico, nello stato di Oaxaca, dove un progetto cui partecipa anche Velier dà valore alle produzioni dei contadini locali.
Ecco le scelte che abbiamo fatto dopo la degustazioni di diverse etichette messicane da diverse specie di agave, durante un viaggio tra le piantagioni a ridosso dei rilievi nello stato di Oaxaca.
Aroma. Note volatili profonde, che virano in acetone; vegetale e spezie, frutta esotica (banana).
Degustazione. Dolcezza delicata, lattica; note di nocciola, agrumi e ananas che lasciano emergere la frutta fresca sul finale minerale. Sapidità che evolve in dolcezza di frutta matura e mais tostato. – Alcol 49%
Alberto Ortiz – Bramaderos
Aroma. Note di spezie e aromi lattici con sentori di agave cotto. Frutta, fiori e cacao.
Degustazione. Ricordo del dulce de leche, note fruttate e vegetali con un tocco astringente. Poi, dolcezza caramellata che chiude in decise e persistenti note amaricanti che ricordano resine ed erbe verdi. – Alcol 50,1%
Alberto Ortiz – Bramaderos
Aroma. Al naso emergono note volatili profonde che lasciano spazio a quelle vegetali e di frutta matura, con sfumature di latte.
Degustazione. Si passa dalla dolcezza alle note erbacee e resinose. Caramello tostato, crema bruciata, mandorla e arachidi che evolvono verso l’erbaceo e il fruttato. – Alcol 47,9%
Onofre Ortiz – Bramaderos
Aroma. Belle note di mela cotogna e agrumi, cannella, pancetta affumicata ed erbe fresche.
Degustazione. Dolcezza profonda e rotonda che riempie la bocca con un fondo di cacao tostato e un lungo retrogusto amaro, che rimane in bocca e gioca con la dolcezza lasciando emergere note di noci e vaniglia. – Alcol 47%
Valente García – Santa Maria La Pila
Aroma. Note lattiche decise con sentori erbacei, vegetali e di banana che chiudono su ricordi di semi secchi.
Degustazione. Ricordo di dulce de leche con note di frutta matura che si fanno molto vegetali. Pepe verde associato a una sensazione di amaro e astringenza che arrotonda i sapori dolci. – Alcol 47%
Juan Hernández – San Pedro Taviche
Aroma. Incipit minerale, poi il naso fa pensare alla sapidità con una punta acida e note volatili. Alla fine emergono sentori di semi secchi e noci, erbaceo.
Degustazione. Sapido e peposo. Emergono poi note di cipolla, sale e caramello bruciato; lungo retrogusto amaro di cannella e zenzero. – Alcol 48,5%
Baltazar Cruz – San Luis Del Rio
Aroma. Agrumi freschi e note floreali, quindi si evolve sul vegetale ed emerge una dolcezza di caramello e chewing gum.
Degustazione. Cereali, pane a lievitazione naturale con un’astringenza che spinge verso toni più vegetali, erbacei, sempre con il dolce del pane tostato intorno. – Alcol 48,8%
Gregorio Hernandez – San Baltazar Guelavila
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